LETTERA APERTA AI DIRIGENTI E DELEGATI SINDACALI DELLA UIL MOLISE

DUE ANNI VISSUTI INTENSAMENTE!

Esattamente due anni fa, ricorderete bene tutti, si è tenuto il Congresso della UIL molisana che, concludendo un periodo di gestione straordinaria, impostava la struttura organizzativa in un’unica realtà di livello regionale, eleggeva il nuovo gruppo dirigente, definiva gli orientamenti e l’impostazione della politica sindacale locale della nostra Organizzazione.
Riunioni di organismi ne abbiamo realizzate molte e incontri, più o meno formali, sono numerosi e, in ogni occasione, abbiamo modo di scambiarci valutazioni, mettere a punto iniziative, verificare i risultati conseguiti, porci obiettivi, riflettere sulla realtà organizzativa e sull’iniziativa sindacale della UIL Molise. Non voglio, pertanto, qui tentare un bilancio complessivo, ma soltanto condividere con voi alcune valutazioni, proprio in occasione di questo anniversario.

“Fare sindacato” non è facile in una fase di perdurante crisi economica dove si gestiscono emergenze occupazionali e aziendali più che condividere i percorsi di sviluppo economico e produttivo, quando le persone vivono il dramma della disoccupazione e della pochezza dei redditi, dell’emigrazione forzata delle giovani generazioni, della mancanza di prospettive sulle quali basare la coesione sociale delle nostre comunità. Non è facile quando coloro che guidano il Paese e le Amministrazioni locali puntano ad abolire l’intermediazione, a indebolire la rappresentanza sociale dei corpi intermedi, a vanificare la portata del confronto fra rappresentanti dei lavoratori e dei pensionati e le aziende e le autorità pubbliche fino a sospendere il rinnovo dei contratti nazionali e limitare la contrattazione di secondo livello in azienda o sul territorio.

Da noi, poi, è ancora più difficile in una condizione di crescente disagio sociale, di difficoltà occupazionali diffuse, di allargamento della povertà materiale e di assenza di prospettive di sviluppo, di mancanza di una politica degna di questo nome, tutta ripiegata su se stessa ed autoreferenziale, e di carenza di una “idea forte” sulla stessa natura di sviluppo possibile, compatibile con la salvaguardia dell’ambiente, attento alle istanze delle popolazioni, in grado di programmare un futuro migliore per ogni individuo e per l’intera collettività. Quante volte ci siamo sentiti inascoltati nel nostro avanzare proposte, sottovalutati nella nostra capacità di incanalare la protesta, limitati nel costruire percorsi per affrontare l’emergenza sanitaria, cogliere le opportunità derivanti dall’area di crisi o del patto per il sud, contestare scelte sulle partecipate che ci sembrano prive di prospettiva, rivendicare soluzione alle tante vertenze.

Si, perché noi, la UIL del Molise, non si è trincerata dietro le difficoltà: non abbiamo mai smesso, da sempre ma tanto più in questi due anni, di protestare e rivendicare, di avanzare proposte e far sentire la nostra opinione su qualsiasi fatto e situazione, di assicurare servizi di qualità alle persone per affiancarle nei tanti difficili accadimenti della vita. Ci siamo sempre impegnati a far sentire i lavoratori ed i pensionati a casa loro, a far partecipare gli iscritti al Sindacato alle scelte di obiettivi, all’elaborazione delle strategie, al coinvolgimento nelle iniziative, ad utilizzare le tante attenzioni da parte dei livelli nazionali del sindacato per portare i nostri problemi sulla ribalta nazionale.

I risultati, pur con alcuni limiti e carenze che ci dovremo impegnare a superare, in buona misura ci hanno ripagato di tanto impegno, della tenacia e determinazione, della creatività che abbiamo messo nell’iniziativa sindacale, della ricerca di un difficile equilibrio fra le caratterizzazioni dell’essere la UIL e la condivisione di percorsi con le altre Confederazioni: sono molti i lavoratori ed i pensionati molisani che liberamente scelgono di essere iscritti alla UIL, sempre più sono i cittadini che si avvalgono dei servizi messi in atto, alcune delle scelte più significative su cui, c’è da sperare, deve caratterizzarsi la ripresa economica, occupazionale e sociale del nostro territorio, hanno visto la partecipazione, le elaborazioni e le proposte, le azioni del nostro Sindacato come convincenti e vincenti. Soprattutto: se la disperazione non ha sopraffatto lavoratori da mesi percettori di ammortizzatori sociali, se le persone anziane mantengono un ruolo nelle loro famiglie e nel contesto di vita, se i lavoratori, pur preoccupati o arrabbiati, sono protagonisti nel dibattito politico e sociale, se il Molise ha un qualche barlume di speranza per la sua sopravvivenza e per un futuro migliore per le sue popolazioni, in qualche misura questo è dovuto anche alla capacità della UIL di esserci, di impegnarsi, di coinvolgersi, di esporsi, di fare fino in fondo la propria parte di “Sindacato dei cittadini”.

Lasciatemelo dire con una punta d’orgoglio: oggi la UIL è fra i soggetti sociali più significativi nel dibattito e nel confronto sociale e politico del Molise, per tempestività degli interventi, per la capacità di proposta, per le iniziative di protesta, per la credibilità e affidabilità degli assetti e dei dirigenti, per la diffusa presenza di strutture e sedi sul territorio, per la qualificata azione in ogni contesto di lavoro grazie alla preparazione ed alla passione dei delegati sindacali di base. Forse il soggetto di rappresentanza sociale più rilevante in assoluto, anche se non sta a noi dirlo. Tutti sanno, dalla Regione alle Organizzazioni datoriali, dalle Aziende alle Amministrazioni di più piccola dimensione, dalle altre Organizzazioni sindacali ai giornali, dai politici alle autorità morali, che con la UIL Molise occorre rapportarsi, è necessario prestare attenzione, è opportuno ascoltare le idee, è indispensabile un rapporto corretto e trasparente, è inevitabile “farci i conti”.

E, sempre a proposito dell’orgoglio: guidare questa UIL Molisana in questi due anni è stato talvolta un impegno gravoso, talaltra ha richiesto capacità di equilibrio o un metodo che spero di aver acquisito via via, in qualche occasione mi ha creato preoccupazione forse eccessiva, ma è sempre stato, ed è anche ora che scrivo, un grandissimo onore, un vero privilegio, probabilmente “la grande occasione” della vita. Aver fatto il percorso di questi due anni al fianco di dirigenti spesso di maggior esperienza, talvolta di maggiore attivismo e grinta, frequentemente con capacità da cui ho solo da imparare, certamente con un attaccamento all’organizzazione non inferiore al mio, è stata una bellissima esperienza. Aver incontrato, ascoltato e conosciuto tanti iscritti, aver potuto contare in questi due anni di attività sindacale, complessivamente come gruppo dirigente molisano, su un gran numero di delegati appassionati e competenti, disinteressati nel personale e attivi su ogni questione che riguarda i colleghi di lavoro, sempre pronti alla mobilitazione e attenti ad assicurare partecipazione, è stata una grande ricchezza, la vera grande risorsa senza la quale “la piccola ma grande UIL Molise” non sarebbe quello che è.

Un grande ringraziamento, pertanto, ad ognuno di voi ed a tutti insieme in questo straordinario collettivo che abbiamo formato, con giovani e meno giovani, con donne e uomini, di questo o quel settore produttivo o realtà contrattuale, in modo raccordato ed equilibrato, come la UIL storicamente e progettualmente vuole essere e praticare.

Ora che si riapre la stagione sindacale, pare, sotto buoni auspici: accordo di ieri fra Sindacati e Confindustria su ammortizzatori, aree di crisi e strumenti per la ripresa, il confronto aperto con il Governo su previdenza e revisione del job act, rinnovo dei contratti di lavoro, ipotesi di alleggerimento fiscale per lavoratori e pensionati, … Ora che anche da noi sembra che qualcosa possa accadere di positivo: manifestazioni di interesse per l’Area di crisi complessa, Area di crisi possibile per il basso Molise, riprogettazione della sanità, confronti sulle partecipate con la Regione ed i Comuni, ripresa della contrattazione di secondo livello, … Ora che altri appuntamenti “forti” si vanno delineando: la Conferenza di Organizzazione nazionale a inizio novembre, la Conferenza di Organizzazione che terremo a livello regionale subito dopo, chiusura del tesseramento in cui ritrovare la crescita di consenso che abbiamo fra i lavoratori ed i pensionati, una nuova iniziativa con la presenza qui di Carmelo Barbagallo, …

Ora che, con la fine delle ferie, tutto si rimette in moto dal punto di vista del confronto sociale e dell’iniziativa sindacale, diciamo forte e con un po’ di entusiasmo: la UIL Molise c’è, il gruppo dirigente coeso e determinato saprà fare la propria parte, l’insieme dei delegati sindacali capaci e attivi ci terranno raccordati con ogni luogo di lavoro e realtà di vita. Se continueremo con lo stesso impegno ad operare come abbiamo fatto negli scorsi due anni, nessun traguardo ci sarà precluso ed il successo non potrà che essere conseguito.

Nell’interesse dei lavoratori e dei pensionati, per un futuro di benessere per le nostre comunità, a favore di tutto il Molise.

W la UIL Molise.

Vi abbraccio tutti

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