“Una breccia nella Legge Fornero. Il nostro impegno continua”. Slogan non poteva essere più efficace per sintetizzare la posizione della Uil che, giovedì, al Palazzo dei Congressi di Roma all’Eur, ha riunito oltre 2.500 delegati provenienti da tutta Italia.
Folta delegazione anche quella della UIL Molise: quattro pullman di dirigenti, delegati, militanti, partiti alle prime luci dell’alba e tornati a notte fonda. Alla loro testa Tecla Boccardo, che così commenta.
“Una grande manifestazione su pensioni, lavoro e contratti. Il nostro Sindacato ha rivendicato i risultati ottenuti, in questi due anni, nei confronti con il Governo sulla previdenza, ma consapevole che c’è ancora molto da fare su questo fronte. Vogliamo partire dagli obiettivi raggiunti per aprire la terza fase della previdenza, qualunque sia il prossimo Governo con cui ci confronteremo. Bisogna avviare subito le due Commissioni, una per la separazione della previdenza dall’assistenza e l’altra per la definizione degli altri lavori gravosi e delle rispettive effettive e specifiche aspettative di vita. Il leader nazionale della Uil, Carmelo Barbagallo, incalzato dalle domande dei giornalisti, ha replicato che: “Il cane da guardia della Monti-Fornero, e parlo di Boeri, si è subito messo in allarme: ebbene, il prossimo anno dovremo riconquistare la gestione della previdenza nel nostro Paese, visto che si tratta di risorse dei lavoratori e delle imprese e non dei professori della Bocconi. Noi chiediamo una nuova governance dell’Inps”.
Altri temi della mattinata, il lavoro, il fisco e i contratti: “Dovremo salvaguardare l’occupazione e per questo abbiamo anche rivendicato il rinnovo degli ammortizzatori sociali, oltre a investimenti pubblici e privati per poter garantire la ripresa economica. Il prossimo anno, poi, sarà quello di una vertenza fiscale nel nostro Paese per salari e pensioni più pesanti e per un fisco più leggero. Il Pil, infine, deve aumentare per redistribuire la ricchezza attraverso i contratti, a partire da quelli del pubblico impiego che vogliamo rinnovare entro la fine del 2017”.
Ultima questione, il difficile momento nei rapporti tra Cgil, Cisl, Uil. Sempre Boccardo: “Speriamo di ricompattare il fronte, a Roma ma anche in Molise, perché noi siamo profondamente unitari. I problemi che abbiamo di fronte richiedono un Sindacato protagonista e portatore di idee e di proposte, con al centro il lavoro. Di qualità, sicuro e ben pagato, per chi un posto di lavoro ce l’ha. Stabile per i tanti precari della pubblica amministrazione e del settore privato. Finalmente offerto come opportunità ai tanti disoccupati e, soprattutto, ai troppi giovani costretti ad emigrare.”