“Per fortuna il terremoto ha comportato ‘solo’ sgomberi di caseggiati, disagi alla viabilità, preoccupazione nella popolazione, ma non ha comportato feriti o vittime. Sarebbe stato un disastro ulteriore l’accesso ai servizi dell’emergenza sanitaria, visto come sono messi, dalle nostre parti, i Pronto soccorso o la rete dell’emergenza tempo dipendente. Specie in questo periodo estivo.” Questa la preoccupazione, aggiuntiva, segnalata da Tecla Boccardo, leader sindacale locale che da sempre dedica grande attenzione alla sanità, che ormai da anni, “è il vero malato cronico del Molise.”
Il sindacato – segnala la Segretaria generale della UIL molisana – da anni denuncia una situazione sanitaria complessiva ormai al collasso a partire dai Pronto Soccorso.
“Ormai è assodato che il ‘Piano di rientro sanitario regionale’, blocco del turn over ha generato nel corso degli anni una importante carenza di organico nei reparti, costringendo il personale sanitario a lavorare con ordini di servizio emessi a raffica, in condizioni proibitive con turni snervanti e in assoluta criticità, con un aumento esponenziale delle aggressioni da parte di cittadini, che condanniamo con forza, esasperati da un servizio non in grado di contenere la domanda. Come sono note: la carenza di investimenti; la mancanza di una efficiente rete territoriale che smaltisca i casi meno urgenti; il taglio dei posti letto senza una vera alternativa dove mettere i pazienti lungodegenti e cosi via.”
Pur apprezzando e condividendo le analisi del Ministro Grillo volte a migliorare la sanità, il Sindacato di via Crispi suggerisce di superare la fase delle frasi scontate e dei proclami e di procedere con atti concreti a risolvere questo problema.
“La UIL FPL – è a disposizione del Ministro della Salute e del Governo per suggerire le giuste soluzioni, a partire: dalla necessità di superare sin da subito i limiti di spesa per nuove assunzioni al fine di avere una boccata di ossigeno nel Pubblico Impiego, con l’ingresso di giovani capaci e competenti e quindi un ricambio generazionale; da una totale stabilizzazione del personale precario; da un effettivo piano di investimenti; dalla valorizzazione del personale sanitario; dall’emanazione di leggi che aumentino le pene in caso di aggressioni nei confronti dei dipendenti pubblici. In merito a questo ultimo punto invitiamo a prevedere sin da subito il ripristino di posti di polizia all’interno dello strutture ospedaliere.”
Ma la situazione dei Pronto soccorso va attenzionata e affrontata, da subito, anche localmente. “Vogliamo una verifica di come i piani ferie sono stati pianificati e attuati in tutte le strutture sanitarie considerato che in alcuni casi hanno mostrato tutta la loro inadeguatezza penalizzando a volte il sacrosanto diritto alle ferie. Pretendiamo che i Pronto soccorso davvero siano raggiungibili velocemente da parte residenti nei paesi dell’entroterra. Sollecitiamo efficienza e tempestività di intervento e la pianificazione di una vera ed efficiente rete dell’emergenza tempo dipendente. Chiediamo coinvolgimento del personale, qualificazione, dotazione di strumentazione adeguata, sicurezza in cui fare operare il personale. Ancora una volta: investimenti, pianificazione, progettazione di un sistema integrato di tutela sanitaria, tanto più indispensabile quando si tratta di intervenire nelle urgenze/emergenze.”Queste le concrete richieste del Sindacato.
Con stilettata finale della Boccardo:“Un’attenzione su queste ed altre tematiche del contesto sanitario locale ci sembrano un impegno ben più serio che i dibattiti e le prese di posizione su chi verrà nominato, dal Governo nazionale, commissario alla sanità molisana (chiacchiere senza molto costrutto che l’emergenza terremoto ha avuto il merito di mandare in soffitta). Qualcuno piuttosto ci dicesse come si vuole riorganizzare, riqualificare e rafforzare il sistema regionale di tutela della salute in Molise!.”