Si celebrerà a Termoli, mercoledì 06 luglio, il 3° Congresso regionale della UIL regionale. Un evento particolarmente sentito dal sindacato che nell’occasione traccerà un bilancio delle attività svolte e quello che sarà l’impegno dei prossimi 4 anni.
“Giungiamo a questo congresso, dopo la celebrazione di quelli regionali di categoria che hanno rinnovato la dirigenza, ai quali ho partecipato con entusiasmo, rappresentando essi un’occasione formidabile di confronto e di discussione dei temi al centro della progettualità sindacale”. Così la Segretaria generale della UIL molisana, Tecla Boccardo.
“Dopo 4 anni contraddistinti da crisi economica e pandemia, con una guerra in corso, il nostro ruolo deve tornare a essere centrale per lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani e disoccupati. Nonostante le difficoltà e le restrizioni necessarie per fronteggiare il Covid, in questo periodo abbiamo comunque operato attraverso i nuovi strumenti digitali al fianco dei nostri iscritti e simpatizzanti, offrendo loro assistenza, servizi, vicinanza.
Abbiamo davanti tante sfide nuove, immediate e inimmaginabili fino a pochi anni fa, dovendo attenzionare problemi di carattere globale che a cascata ricadono anche sul piccolo Molise.
E partiamo da un quadro drammatico: rispetto al 2019 abbiamo perso 3280 posti di lavoro, nel 2021 sono state presentate 6000 domande di NASPI oltre alle tante imprese individuali chiuse durante la pandemia. Le imprese che cercano personale qualificato non lo trovano e il rischio è che per tale ragione vadano a produrre altrove o che abbondino sacche produttive.
Chiediamo alle Istituzioni, a ogni livello, conclude Boccardo, una partecipazione sostanziale e non residuale e rituale, con l’auspicio che anche nella elaborazione dei progetti che dovranno rimettere in moto economia e produzione, le parti sociali tornino ad avere il ruolo che gli spetta”.
“Volentieri, a distanza di qualche mese, torno in Molise in occasione del Congresso della UIL regionale, conferma il leader della UIL, Pierpaolo Bombardieri. Questi per noi sono fondamentali momenti di dibattito nei quali si deve discutere, confrontarsi e poi fare sintesi, alimentando sempre la partecipazione di delegate e delegati.
Partecipazione in un sindacato che lotta, che punta a far cambiare l’agenda politica del Paese e fa battaglie per la dignità del lavoro, per un welfare sempre più esteso e per un fisco equo.
Questa è la nostra idea di sindacato e la pratichiamo, anche prima degli altri, partendo dalle proposte, come per la sicurezza sul lavoro, l’extra-tassa sugli extraprofitti e il superamento del patto di stabilità.
Un sindacato che si confronta, fa rivendicazioni, guarda oltre e lotta per dare risposte a chi rischia di rimanere indietro. E che oggi si pone un tema, che è quello dei nostri congressi: quale Paese vogliamo? Quale Europa costruiamo? Noi un’idea ce l’abbiamo. Un’Europa dei popoli e della solidarietà, che fa scelte sociali e non più esclusivamente economiche.
Oggi siamo dinanzi a un mercato del lavoro contraddistinto da salari bassi, costi alti a causa dell’inflazione, contratti pirata, precariato, mancanza di protezioni sociali e in cui la logica del profitto ha scavalcato il rispetto delle persone e del lavoro.
Dobbiamo continuare a lottare contro la precarietà e la povertà di lavoratrici e lavoratori, puntando ad alzare i salari, rinnovando i contratti e riducendo il cuneo fiscale per un mondo del lavoro più dignitoso e giusto.
Cambiare il nostro Paese, conclude il leader UIL, è dunque il nostro obiettivo, attraverso un dialogo continuo e serrato con le Istituzioni a ogni livello, con proposte percorribili che puntano ad equità sociale, sostenibilità, a un lavoro migliore e garantito per tutti”.