Leggiamo dagli ultimi dati rilasciati da Unioncamere – InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di commercio relative all’andamento del I trimestre del 2023 che il saldo è negativo. E sono numeri preoccupanti per la nostra piccola regione, che guarda al futuro con estremo timore sulla tenuta del sistema economico e sociale. Così la segretaria regionale della UIL Boccardo.
Che prosegue – Noi continuiamo a dirlo, “in tutte le salse”: senza lavoro, senza lavoro stabile e ben retribuito, con l’inflazione che erode il potere d’acquisto fino alla perdita di un’intera mensilità in un anno per un effetto domino, purtroppo è prevedibile che le famiglie emigrino e le imprese chiudano.
Secondo i dati della Camera di Commercio, in Molise, tra gennaio e marzo 2023 il saldo tra nuove aperture e chiusure di attività è negativo, con 278 imprese in meno.
Nonostante gli incentivi al Sud per giovani e imprese, il dato sembra essere il più marcato tra le regioni del Mezzogiorno con flessioni che si registrano nel settore agricolo, commercio, servizi e ristorazione, edile e nel manifatturiero: tutti settori fondamentali nel tessuto produttivo molisano, che, insieme a turismo e artigianato, potrebbero fare la differenza.
Si tratta perlopiù di aziende individuali che andrebbero affiancate e sostenute da politiche di sviluppo mirate, all’interno di una programmazione che abbia una visione d’insieme. È chiaro che nel post covid i bonus non bastano più, mentre servono idee e progetti realizzabili, insieme a riforme strutturali che da troppo tempo mancano e che puntino al rilancio di questi settori produttivi, che sono i veri pilastri dell’economia molisana, conclude.