“Zero Morti sul Lavoro”: Flash Mob UIL a Campobasso per la Sicurezza e la Dignità del Lavoro

La sicurezza sul lavoro non è un tema negoziabile, ma un diritto fondamentale che troppo spesso viene violato. Con questa consapevolezza la UIL del Molise ha portato in Piazza Vittorio Emanuele a Campobasso, il flash mob “Zero Morti sul Lavoro”, un’iniziativa nazionale simbolica e potente e a cui ha preso parte la Segretaria nazionale Ivana Veronese”. 

L’evento ha visto il posizionamento di bare di cartone al centro della piazza, un’immagine forte e d’impatto per rappresentare le tante vite spezzate da incidenti lavorativi, che ogni anno lasciano famiglie distrutte e comunità ferite. “Questo flash mob vuole non solo commemorare le vittime, ma anche richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale su una tragedia che non può più essere tollerata – sottolinea la Segretaria generale della UIL Molise Tecla Boccardo.

Nonostante le normative, i controlli e le campagne di sensibilizzazione, i numeri parlano chiaro: sono ancora migliaia le morti, gli infortuni gravi e le malattie professionali che colpiscono lavoratrici e lavoratori in ogni settore. Ogni giorno, in Italia, qualcuno esce di casa per guadagnarsi il pane e non torna più.

Dall’edilizia ai trasporti, dalla sanità al commercio, non c’è settore immune a questa tragedia. Ogni infortunio racconta una storia di superficialità nei controlli, di risparmi scellerati sulla sicurezza, o di ritmi lavorativi disumani. “Zero Morti sul Lavoro” non è solo uno slogan: è un obiettivo alto, un impegno quotidiano e una responsabilità collettiva”!
L’iniziativa sottolinea che la sicurezza sul lavoro è una priorità che coinvolge tutti: dalle imprese, chiamate a investire in tecnologie e formazione, ai lavoratori, che devono adottare con rigore le misure di protezione, fino alle istituzioni, che devono rafforzare le ispezioni e garantire pene severe per chi trasgredisce. “Se oggi abbiamo ispettori, ne servono il doppio. Se investiamo nella prevenzione, dobbiamo fare ancora di più,”
ribadisce la Segretaria.

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