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Boccardo, UIL: “subito un fronte comune per portare anche da noi un po’ della finanziaria nazionale”

“La manovra di bilancio per il 2018 approvata dal Governo è una manovra “leggera” che guarda più alla stabilità dei conti, che allo sviluppo e al benessere sociale. Ci saremmo aspettati più coraggio sulla strada di una maggiore flessibilità per reperire risorse da destinare agli interventi per lo sviluppo, all’inclusione sociale e alla previdenza.” Questo il lapidario giudizio della Segretaria Generale della UIL Molise, impegnata in queste settimane, assieme  ai colleghi di Cgil e Cisl, in una vasta serie di iniziative e assemblee nei luoghi di lavoro per informare lavoratori e pensionati dei contenuti e delle richieste migliorative del Sindacato.

Perché la UIL ritiene meritevole ma limitativo che nella manovra più dei ¾  delle risorse siano destinate a disattivare l’aumento della  aliquote IVA delle cosiddette clausole di salvaguardia. “Altre le scelte che avremmo voluto vedere inserite, ed in alcuni casi ci sarebbe voluto più coraggio e magari anche più soldi. Ora ci attendiamo che il percorso parlamentare integri, corregga, sistemi. E, anche noi dal Molise, chiediamo che i nostri parlamentari, si impegnino a costruire percorsi e conseguire risultati che costituiscano una opportunità anche per il nostro territorio. Rafforzando anche quel qualcosa che già c’è, sul quale sarebbe utile cominciare a ragionare, una volta tanto per non farci cogliere impreparati.”

Ecco la proposta di Tecla Boccardo:”Costituiamo subito un fronte comune molisano – parlamentari, amministratori locali, sindacato – per portare anche da noi un po’ della finanziaria nazionale. Incontriamoci, ascoltiamoci, mettiamo a punto una nostra strategia. Questa non è un’occasione che possiamo permetterci di perdere.”

Vediamo nel dettaglio. Sono prorogate, pur se rimodulate, le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico, vengono introdotte le detrazioni per gli abbonamenti del trasporto pubblico. Anche per il 2018 varrà il blocco degli aumenti delle aliquote delle imposte e tasse regionali, provinciali e comunali ad eccezione della tassa rifiuti. Sono prorogati al 2018 gli incentivi per il super e iper ammortamento a favore delle imprese. Il credito di imposta per acquisto nuovi di beni strumentali destinati a strutture produttive del Sud, viene aumentato. Viene istituito un Fondo imprese Sud volto alla crescita dimensionale delle piccole e medie imprese. Viene introdotto un credito di imposta del 40% per le spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente in attività di formazione del “Piano nazionale di Impresa 4.0”. È aumentato il fondo per gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), è istituito un fondo di per progetti sperimentali e innovativi per la mobilità sostenibile.“Ristrutturazioni agevolate, aiuti alle aziende, industria 4.0, mobilità, blocco delle tasse. È chiaro il ragionamento che voglio fare?  Da subito, in Molise, qualcuno che si occupi di far conoscere le opportunità – magari un po’ troppo limitate negli importi – e che si faccia spuntare un’idea di come sfruttare al meglio le occasioni che si pongono.”Questa la proposta secca della Boccardo.

Sempre nella legge di bilancio, per le assunzioni di giovani under 29 anni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti è riconosciuto l’esonero triennale del versamento del 50% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro con un massima di 3 mila euro annui. L’esonero spetta ai giovani che, non sono mai stati occupati a tempo indeterminato, esclusi eventuali periodi di apprendistato. Limitatamente al 2018 l’età per avere diritto all’esonero contributivo è innalzata a 35 anni. Per le assunzioni di lavoratori in alternanza scuola lavoro o di apprendisti di primo e terzo livello l’esonero è riconosciuto al 100%, fermo il limite di 3 mila euro. Ritorna centrale il tema dello sviluppo del Mezzogiorno: viene prorogato anche per il 2018 il bonus assunzioni Sud. Per le assunzioni di persone under 35 anni il bonus per il 2018 è pari al 100% della decontribuzione e per i successivi due anni pari al 50% (tetto massimo 3 mila euro). Per le persone over 35 anni disoccupate da oltre 6 mesi vi è la decontribuzione annuale pari al 100%. “Se coniughiamo tutto questo con le opportunità della nostra area di crisi, vuoi vedere che qualcosa questa volta si muove davvero anche per i ragazzi, vero angosciante problema delle nostre famiglie”. Così la Boccardo che si attende qualcosa di più anche su questo fronte.

Si amplia la platea dei beneficiari del bonus Irpef da 80 euro. È incrementata la quota del Fondo Povertà  destinata  al  rafforzamento  degli interventi e dei servizi sociali. Il Fondo per la povertà è aumentato e avrà una dotazione complessiva di 2,059 miliardi di euro per il 2018. Sono stanziati alcuni milioni per interventi a favore delle famiglie.“Anche sulla partita dell’aiuto economico e sociale ai soggetti più deboli e disagiati avvertiamo, come Sindacato, la necessità di un più deciso impegno a livello nazionale, ma anche di una lucida strategia a livello locale.” Questa un’ulteriore sfida della UIL Molisana.

Sono stanziate maggiori risorse per gli ammortizzatori sociali per il prolungamento della CIGS (6/12 mesi), per le “aziende strategiche” (aziende con più di 100 dipendenti) e c’è la proroga per il 2018 dell’intervento straordinario per integrazione salariale e mobilità in deroga per i lavoratori operanti all’interno delle aree di crisi complesse.“Intervento questo atteso da tutti i dipendenti Gam”. Si prevede il raddoppio dei costi di licenziamento collettivo per gestione delle crisi aziendali i cui proventi serviranno a sperimentare l’assegno di ricollocazione in costanza di CIGS.“Facemmo questa richiesta giusto qualche giorno fa, ripresa anche su queste colonne” commenta soddisfatta la Segretaria della UIL.

Ci sono poi molte altre previsioni: assunzioni nelle forze dell’ordine e vigili del fuoco, armonizzazione delle retribuzioni dei dirigenti scolastici, adeguamento degli scatti stipendiali dei professori universitari, stanziamenti per le assunzioni di nuovi ricercatori nelle Università e negli Enti di Ricerca pubblici, incremento del fondo per il diritto allo studio universitario e le borse di dottorato, proroga anche per il 2018 e 2019 del Bonus 18enni. Gli operatori dei Centri per l’Impiego passano alle dipendenze delle Regioni o dei loro enti strumentali, con un finanziamento specifico per la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato. Su questo ultimo tema Boccardo è ferma: “Sarebbe ora che si riprendesse in mano la vertenza dei lavoratori dei CPI, mandati ingiustamente a casa e che hanno diritto alla stabilizzazione. Non ci sono più alibi, ancor più oggi che esiste anche la copertura finanziaria”

Per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego sono stanziati 300 milioni di euro per il 2016, 900 milioni di euro per il 2017 e 2,850 milioni di euro a decorrere dal 2018.“Finalmente la trattativa per il rinnovo dei contratti pubblici, fermi da anni e anni, può entrare nel vivo e si possono pianificare gli incrementi stipendiali. Avanti tutta!”

Non ci si è dimenticati delle Amministrazioni decentrate. Alle Regioni a statuto ordinario è attribuito un contributo pari a 2,2 miliardi di euro, per attenuare l’impatto dei tagli effettuati dalle precedenti manovre. Alle Province viene pure assegnato un contributo. Vengono destinati spazi finanziari ai Comuni (patto stabilità verticale) per investimenti,specie in edilizia scolastica.“La legge finanziaria in discussione deve essere anche l’occasione per ripensare complessivamente la politica realizzata nei confronti degli enti locali, con le ricadute che ha avuto anche in Molise: sempre troppi tagli, province date per morte ed ancora vive ma senza risorse, comuni nelle ristrettezze, pochi trasferimenti finanziari da Roma, una inadeguata capacità programmatoria. E, se le amministrazioni locali sono alla fame e fanno fatica a gestire, ne fanno le spese certamente i dipendenti ma soprattutto i cittadini che hanno diritto a fruire dei loro servizi.”

Come si vede, una partita complessa e che richiede idee chiare e determinazione, quella che  attende i parlamentari ma anche le forze sociali impegnate in un confronto con il Governo ed il Parlamento. “Intanto aspettiamo gli esiti dell’incontro con il presidente Gentiloni, programmato per giovedì sul tema della previdenza – scandisce i tempi la Segretaria generale della UIL molisana –Chiederemo di congelare l’aumento dell´età pensionabile legato all’aspettativa di vita, di intervenire sulle future pensioni dei giovani, di aumentare le pensioni in essere e di salvaguardarne nel tempo gli importi in modo efficace, di eliminare le disparità di genere che penalizzano le donne e di rilanciare con forza la previdenza complementare. Sull’insieme di queste proposte c’è un consenso crescente e diffuso nel Paese, come dimostra anche la straordinaria partecipazione alla mobilitazione promossa nelle ultime settimane da Cgil, Cisl e Uil su tutto il territorio nazionale, anche in Molise.” 

Rapporto Svimez, Boccardo: “Si vedono i primi segnali positivi, ma occorre rendere strutturale la ripresa”

E’ stato presentato il Rapporto Svimez 2017. Il documento ormai divenuto di riferimento e che offre una fotografia economica, sociale e sull’occupazione e dei vari territori.

“Così come previsto, ha commentato Tecla Boccardo, il rapporto pubblicato certifica l’uscita del Mezzogiorno da una lunga crisi recessiva che lo vede, nel 2016 e parte dell’anno in corso, “correre” più del resto del Paese, seppur di poco, anche se questa “positività” non riesce a sopperire alle emergenze sociali e al rischio povertà sempre più allarmante nel sud d’Italia. Purtroppo, però, pur se aumenta la quantità di lavoro, non migliora la qualità! Retribuzioni basse e forte presenza di lavoro precario, con contratti a tempo parziale e determinato piuttosto che stabile e a tempo pieno, incremento degli infortuni sul lavoro, bassa competitività, disagio sociale e il permanere delle difficoltà delle imprese ad accedere agli strumenti di politica industriale nazionale”.  Nonostante le tante misure messe in campo, è certificato che il tasso d’occupazione nel Mezzogiorno è ancora il più basso d’Europa, nonostante nei primi 8 mesi del 2017 siano stati incentivati oltre 90 mila rapporti di lavoro nell’ambito della misura “Occupazione Sud”, con particolare sviluppo nel settore manifatturiero e turistico. Il rapporto mette in evidenza come sia ancora alto il divario del Sud con il resto del Paese!”

“Se apriamo una finestra specifica sulla nostra Regione, ha proseguito Boccardo, dal Rapporto emerge che il Molise regge sostanzialmente il ritmo di crescita dell’anno precedente, ma ancora non si attesta quell’andamento in modo stabile e strutturale in alcuni settori trainanti della nostra Regione come industria e agricoltura, che ancora registrano un segno meno rispetto la ripresa . Si cristallizza, invece,  il fenomeno migratorio verso altre Regioni e verso l’estero, specialmente da parte di giovani professionalizzati che nella fascia 15/24 anni tocca da noi quota 38,8%.”

“Siamo a un punto cruciale per il futuro della nostra Regione, afferma Boccardo, in Molise è quanto mai necessario prendere atto di questi numeri e mettersi subito al lavoro, partendo da un piano che veda la stabilizzazione del personale precario della Pubblica Amministrazione. Auspichiamo, poi,  in una ripresa della politica industriale nazionale, dove dobbiamo farci trovare pronti con una “politica industriale regionale” dinamica, così da superare gli storici ritardi strutturali dell’apparato produttivo meridionale: la vera sfida è coniugare le politiche attive con le politiche industriali. La programmazione regionale, difatti, presenta un arco temporale di maggior respiro essendo ancorata al ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020 e se ben elaborata è una leve importante a cui ancorare la ripresa.

Così pure puntiamo sulla Zona Economica Speciale di Termoli che ha come obiettivi l’attrazione di investimenti diretti, anche per soggetti stranieri, l’aumento della competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro, e il più generale rafforzamento del tessuto produttivo deve essere seguita con più attenzione. In Molise constatiamo, purtroppo, che le ZES, al pari dell’Area di Crisi non complessa, sono al palo”.  

“Occorre poi lavorare a azioni per rafforzare l’efficienza e l’efficacia della pubblica amministrazione per migliorarne le performance sulla spesa dei fondi comunitari europei e nazionali, non sempre spesi e rendicontati nei tempi. Cosa questa, ammonisce Boccardo, inaccettabile.  Se nella fase più recente, il Governo è intervenuto in misura più decisa a favore delle imprese meridionali, mettendo in campo alcuni importanti interventi che dal credito d’imposta per gli investimenti, al prolungamento degli esoneri contributivi per le nuove assunzioni, al sostegno alla nuova imprenditorialità giovanile, confermando l’importante ruolo dei “contratti di sviluppo”, anche in Molise, lo diciamo ancora una volta, dobbiamo allinearci e operare nella direzione della crescita e dello sviluppo. L’agevolazione dei progetti d’investimento regionali, nazionali e, perché no, anche esteri, possono davvero consolidare la ripartenza dell’industria del Mezzogiorno e del nostro piccolo Molise”.  

Adesso, conclude la Segretaria UIL, come affermato dal Segretario Carmelo Barbagallo, ci auguriamo che il Ministero per il Mezzogiorno possa fare i passi necessari al riequilibrio infrastrutturale, economico e occupazionale tra il Nord e il Sud del Paese e che davvero tutti, in Molise raccolgano la sfida per segnare un nuovo corso”.

Artigianato in Regione, Coordinamento UIL Molise: “Bene che se cominci a parlare, ma bisogna elaborare azioni concrete”

“Finalmente sale un po’ l’attenzione rispetto alle tematiche dell’Artigianato molisano”.

Così dal coordinamento dei lavoratori dell’artigianato UIL  “Accogliamo con favore l’interesse mostrato sull’Artigianato in Molise da parte del Presidente del Consiglio Regionale, Vincenzo Cotugno, in occasione del suo incontro con i rappresentanti dell’URA del Molise e specialmente valutiamo molto positivamente  quelli che sono gli impegni presi nei confronti dell’intero comparto.

Bisogna, però, cominciare a prestare la giusta attenzione, oltre che alle imprese artigiane,  anche alla categoria più debole del settore che è quella che racchiude i suoi lavoratori.

Difatti, se migliaia sono le imprese iscritte come artigiane, al netto di quelle unipersonali e senza dipendenti, proviamo ad immaginare di quante decine di unità stiamo parlando.

Lavoratori che, insieme ai loro datori, negli anni sono stati solo oggetto di sparute iniziative di sostegno per  migliorare le condizioni lavorative del comparto.

In Molise, e sarà cura nostra renderlo il più noto possibile, esiste un “mondo” che lavora intorno all’Artigianato ed ai suoi lavoratori, attraverso un Ente bilaterale, l’EBRAM, che non più di tre giorni fa ha rinnovato la sua Assemblea ed il suo Consiglio d’Amministrazione.

Un Ente, che vede collaborare le associazioni datoriali con CGIL, CISL e UIL, su attività istituzionali e di rappresentanza, ma anche rispetto all’erogazione di agevolazioni fiscali  ed economiche (rimborsi per spese oculistiche, odontoiatriche, buoni libro, borse di studio..), assistenza e consulenza, nonché sulle importantissime misure di sostegno al reddito che entro l’anno saranno messe a disposizione da EBRAM, attraverso l’FSBA, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato. Tante opportunità a cui le imprese artigiane iscritte ad EBRAM, potranno beneficiare.

Purtroppo, però, nonostante siano tenute a farlo, ancora molte imprese non versano al loro Ente di riferimento creando un danno a se stesse ed ai loro lavoratori.

Ma adesso è necessario che anche le Istituzioni facciano la loro parte, cominciando a inserire agevolazioni, accesso al credito facilitato, fiscalità di vantaggio rispetto a chi investe in Artigianato e prestando maggiore attenzione a quei giovani che intendono avviare un’attività in questo importante settore, che storicamente e culturalmente ai molisani appartiene, e parecchio.

E poi, ricordiamo che accanto a quelli più tradizionali e “comuni”, il settore dell’Artigianato comprende aziende e professionalità che si occupano di estetica, cura della persona,  informatica, tecnologia, trasformazione di beni alimentari, chimica, beni e servizi alle aziende e molto altro ancora.

Le Istituzioni, sollecitano dal Coordinamento, adesso devono fare la propria parte, includendo le imprese artigiane nei vari processi e percorsi di sviluppo, introducendo anche a loro favore iniziative che sostengano il consolidamento di quelle esistenti e la nascita di nuove.

Sarebbe davvero importante che anche chi proviene da un comparto così “romanticamente riservato” venga messo al centro dell’economia e del mondo produttivo, mettendogli a disposizione strumenti finanziari ed economici, attraverso appositi bandi e misure, proprio al pari delle imprese tradizionali.

Parliamo di numeri importanti, quindi da tenere in opportuna considerazione nelle prossime iniziative  di programmazione rispetto ai fondi pubblici in cui tali attività possono essere incluse.”

“La UIL Molise,  attraverso il suo Coordinamento regionale, nella convinzione di trovare sia da parte delle altre Organizzazioni che dalle Associazioni che rappresentano le imprese,  la stessa voglia di ridare slancio al settore, è pronta sin da ora a creare un luogo fisico  di confronto e discussione, per elaborare proposte, progettare iniziative, offrire servizi a lavoratori che spesso e volentieri sono quelli che concretamente creano e producono molte di quelle eccellenze di cui andiamo orgogliosi in Italia e nel Mondo.”

 

Boccardo, UIL: “al via il primo video contest promosso dalla UIL. Giovani molisani, fatevi sotto!”

“La Uil che i molisani stanno conoscendo, da qualche anno a questa parte, è fatta di giovani: l’età anagrafica dei dirigenti ai massimi livelli sta attorno ai 40/45 anni, responsabili di importanti categorie ne hanno poco più di 30, molti sono i giovani delegati sindacali, bassa l’età dei lavoratori che decidono di iscriversi all’Organizzazione in un territorio dove, peraltro, proprio i giovani stentano a trovare lavoro. In più, la Uil Molise e le sue articolazioni offrono opportunità ai ragazzi che decidono di fare un’esperienza di servizio civile o di realizzare presso il sindacato l’alternanza scuola-lavoro (e da noi non vengono a fare le fotocopie). Ma l’aspetto di cui siamo più orgogliosi e su cui ci sentiamo quotidianamente impegnati è la politica dell’ascolto: i giovani devono poter dire la loro e farlo con i mezzi e gli strumenti che più sono congeniali a loro.” Così Tecla Boccardo, nel presentare la prima edizione del video contest “JOB CIAK – I GIOVANI RIPRENDONO IL LAVORO”, organizzato da Uilweb.Tv e Uil Nazionale e rivolto a giovani videomakers, registi, videoartisti e studenti che vogliono raccontare, attraverso un filmato, il mondo del lavoro dal proprio punto di vista.

“Dal mito del posto fisso, alla flessibilità, passando per lo smart-working e l’impresa 4.0, le ultime generazioni sono alle prese con la ricerca del primo posto di lavoro o con l’affermazione professionale, in un contesto in cui la formazione delle competenze diventa rilevante. L’obiettivo del contest è quello di dialogare con le nuove e future generazioni di lavoratori, dando spazio alle loro idee e voce alla narrazione creativa. Bisogna ascoltare i giovani, offrire loro opportunità, inserirli nel mondo del lavoro. Questa iniziativa può rappresentare un’occasione interessante di confronto.”

La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti i cittadini di età compresa tra i 18 e i 35 anni. I filmati, come da bando, dovranno pervenire alla redazione della Uilweb.Tv –  Via Lucullo, 6 – 00187 Roma –  entro il 5 febbraio 2018.

Sono previsti due premi: il “premio giuria” (attribuito al filmato ritenuto migliore secondo criteri tecnici ed artistici, pari a 2.000 euro)  e il “premio social”. Questo sarà pari a 1.000 euro e assegnato al video che avrà raggiunto il maggior numero di like nella votazione online, possibile sia sul sito www.uilweb.tv, nella sezione dedicata al concorso, sia sulla pagina Facebook della Uilweb.Tv. Sul sito della Uil è consultabile il bando completo.

Ecco l’appello della Segretaria generale della locale Uil: “Ho conosciuto in questi mesi tanti ragazzi che con il cellulare in mano, con una modesta telecamera o con il computer fanno grafica, collaborano con la comunicazione ed i media locali, costruiscono storie o indagano la loro realtà, valutano il mondo del lavoro in cui faticano ad entrare, danno forma alle loro emozioni ed alle speranze. Sono certa che molti di loro si impegneranno e parteciperanno a questo concorso indetto dalla UIL nazionale e dalla sua televisione on-line che a breve compie dieci anni. Noi siamo già con il dito sul bottone per esprimere il nostro like.” 

 

Boccardo: ”Siamo in tutte le piazze italiane per chiedere più risorse per previdenza e lavoro”

La mobilitazione nazionale è perfettamente riuscita, ovunque. Alla vigilia del confronto con il Governo, il messaggio è chiaro e la “pressione” è forte: “Chiediamo al Governo – come ha ribadito Barbagallo – di chiudere il confronto in atto sulla seconda fase della previdenza e di ascoltare le nostre rivendicazioni per dare dignità alle future pensioni dei giovani, per creare condizioni di equiparazione per le donne che fanno lavori di cura, per dare più potere d’acquisto ai pensionati e per bloccare l’automatismo della crescita dell’eta pensionabile. Inoltre chiediamo più risorse per gli ammortizzatori sociali”.

C’è poi la necessità di più investimenti, di un serio impegno per dare una prospettiva di lavoro ai giovani, di creare opportunità di occupazione stabile, sicura, ben remunerata, di rinnovare i contratti di lavoro a partire da quelli del pubblico impiego, di assicurare una sanità di qualità a tutti.

“Il Governo deve rendersi conto di tutto ciò: ecco perché – sempre il segretario generale della UIL – auspichiamo per lunedì risposte positive alla nostra piattaforma per rilanciare l’economia e per dare una prospettiva al futuro del Paese”.

Anche noi in Molise ci siamo mobilitati, a Campobasso e ad Isernia. Abbiamo incontrato i cittadini, abbiamo spiegato le nostre ragioni e gli obiettivi della manifestazione unitaria, abbiamo esposto ai rappresentanti delle due Prefetture le rivendicazioni e la determinazione del sindacato.

Grazie ai tanti iscritti, ai militanti, ai dirigenti UIL presenti che hanno organizzato il tutto e colorato di azzurro anche le piazze molisane

UIL SCUOLA MOLISE – Graduatorie di terza fascia ATA (personale della Scuola) – Modelli di domanda per inserimento

Le nostre sedi UIL SCUOLA, per l’assistenza alla compilazione delle domande, saranno aperte con il seguente orario:

Campobasso

Giovedì e Venerdì dalle 16,00 alle 18,00

 

Termoli

Martedì e Giovedì dalle 15,30 alle 18,30

 

Isernia

Mercoledì dalle 16,00 alle 18,00

E’ possibile scaricare dal sito del MIUR i modelli per la presentazione delle domande di inclusione nelle graduatorie di istituto di terza fascia ATA.

Il link  http://www.istruzione.it/graduatoriedistituto_ata/modulistica.shtml

Seguiranno comunicati per eventuali giorni e orari di aperture aggiuntive nelle prossime settimane.

Assemblea dei lavoratori UIl: Boccardo “Dalla Uil il Manifesto per Molise” Barbagallo “Il Molise ha energia e competenze per ripartire”

Tanta partecipazione ha caratterizzato la giornata che ha visto Carmelo Barbagallo in Molise, contraddistinta  da un ampio e partecipato dibattito che ha coinvolto lavoratori, pensionati, giovani e sindacalisti.

Dopo una prima visita nella sede Uil di Termoli, in cui Barbagallo ha incontrato i dirigenti locali del Sindacato,  ascoltando le varie istanze e difficoltà che tutti i settori produttivi e sociali attraversano e il pranzo alla mensa interaziendale del Nucleo, si è svolto l’evento “clou” presso la sala convegni del Consorzio industriale.

A margine della lunga giornata, soddisfazione è espressa dalla Segretaria della Uil Molise, Tecla Boccardo che ha ricordato come “Carmelo Barbagallo, ancora una volta, conferma quanto sia attento e vicino al Molise, tornando puntualmente a trovarci quando chiediamo la sua presenza, nonostante il momento attuale di grande impegno sui tavoli nazionali. Oggi la  Uil Molise ha tirato una linea, come si suol dire, presentando un documento, mettendo in fila non un semplice elenco di vertenze o problemi di singolo comparto, bensì un organica e articolata proposta programmatica attraverso cui mette al centro, davvero tutto, il sistema economico e produttivo locale, entrando nel merito delle specificità, sottolineando le opportunità, fornendo anche idee e programmi. Un work in Progress, ha specificato Boccardo, che abbiamo chiamato Manifesto per il Molise, a cui tutta la Uil ha armonicamente donato vita, con l’intento di avviare nei mesi prossimi, attraverso un continuo confronto tra sindacato, lavoratori, giovani, piccoli imprenditori e pensionati.

Una serie di proposte, comunque, già sollevate nel corso di questi ultimi mesi, che impongono un cambio di passo, rapido e obbligatorio, con le risorse che oggi sono a disposizione della Regione chiamata a una forte accelerazione sulle politiche legate a crescita e sviluppo.

Non è più tempo di piccole iniziative spot, ma di programmare il nostro futuro partendo dalle eccellenze, le tante che abbiamo in Molise e che da oggi poniamo all’ attenzione di tutti,  auspicando siano condivise anche da Cgil e Cisl, con le quali si ripartirà unitariamente nelle attività.

Il nostro auspicio, ha concluso la Segretaria Uil,  è che questo nostro contributo, il nostro Manifesto, sia ripreso e opportunamente considerato da chi amministra la Regione, aprendo un confronto serio, strutturato e utile al Molise e ai molisani.  

La nostra Organizzazione, comunque,  proseguirà, soprattutto nei mesi a venire, nella sua incalzante azione di proposta. Il Molise può farcela e noi, la Uil tutta, ancora una volta si rimette in gioco.”

A concludere l’Assemblea, il Segretario generale Carmelo Barbagallo che ha sottolineato come “La presentazione di un Manifesto per lo sviluppo ha fatto da sfondo all’importante iniziativa in una realtà meridionale in cui il problema del lavoro e della crescita continuano a essere la priorità. Ma anche la questione pensioni è come un vero e proprio nervo scoperto e molti tra gli interventi nel corso dell’Assemblea hanno sottolineato questa ulteriore criticità. 

Siamo ancora in una fase di studio dei costi delle proposte ma non ci sono elementi di chiarezza sulle risorse che il Governo intende riservare a questi capitoli. Il Sindacato sta valutando, unitariamente, se mettere in campo iniziative per fare le necessarie pressione sull’Esecutivo”.

Barbagallo, inoltre, è tornato sul problema dell’aspettativa di vita: “Per noi è una questione dirimente. L’adeguamento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita era stato previsto prima della Fornero: la somma dei due provvedimenti determinerebbe una situazione ingestibile per il nostro Paese. L’età media per andare in pensione in Italia è già di due anni superiore a quella che c’è in Germania dove si andrà in pensione a 67 anni addirittura nel 2030. Ecco perché quel meccanismo deve essere congelato”.

Barbagallo, che ha apprezzato il manifesto per lo sviluppo presentato dalla Uil Molise, ha sintetizzato la posizione della Uil: “Noi vogliamo lavoro, non assistenza, non mance. Servono investimenti pubblici e privati in infrastrutture. Questa è la strada per fare ripartire il Mezzogiorno e il Paese”. Infine, un accenno al tema delle risorse: “La smettessero di dire che non ci sono risorse, è una bufala incredibile. Basterebbe agire sull’evasione fiscale, sulla corruzione e sull’usura per reperire ciò che serve a finanziare sviluppo, lavoro e pensioni”.

La UIL fra i lavoratori

Giovedì 14 settembre 2017 assemblea dei lavoratori presso la sala riunioni del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle Biferno, Termoli.

Crollo dell’artigianato: UIL, “Un settore muore nel silenzio di tutti”

“Nella nostra Regione abbiamo una intero comparto produttivo che sta precipitando nel disinteresse generale. E si tratta di uno dei settori sui quali la nostra Regione davvero potrebbe scommettere e investire per tradizione, professionalità e vocazione:quello dell’Artigianato. I dati presentati dalla CGIA di Mestre sulla crisi che sta attraversando il settore e quello della piccola produzione, difatti, sono inequivocabili. L’unica categoria economica che continua a registrare un netto calo delle imprese attive, nonostante una moderata ma stabile ripresa dell’economia, è proprio questa.”

Così dal Coordinamento dei lavoratori dell’Artigianato della UIL “E se il trend italiano degli ultimi anni calcolato dallo studio dell’Ente è poco rassicurante, quello molisano è ancor peggio. I numeri che emergono, difatti, sono più che preoccupanti e ufficializzano quanto già da tempo si percepiva: difficoltà nella produzione, nell’accesso al credito, assenza di iniziative economiche di sostegno al comparto. Un mix tremendo che ha portato l’artigianato molisano ad essere la quarta regione in Italia per decrescita del settore con il 13,2% nel periodo 2009-2017, con una flessione del dell’1,1 solo nell’ultimo anno e con un totale di 1004 attività che hanno tirato i remi in barca. La contrazione è manifestata in tutti i settori dell’artigianato, ma è più forte nei trasporti, nell’edilizia e nella lavorazione del legno. Unici settori che riescono a fronteggiare la crisi produttiva, quelli vicini al mondo della cura della persona con parrucchieri ed estetisti che riescono a sopravvivere, seppur con difficoltà. Eppure, fino ad alcuni anni fa, il finanziamento con risorse pubbliche di insediamenti produttivi specifici e delle aree artigianali lasciava ben sperare per un migliore avvenire, ma purtroppo, tranne che per alcune sparute realtà, di quelle iniziative restano solo gli annunci del periodo!”

“Tra le cause di questa forte caduta sicuramente la ormai nota crisi economica, il calo dei consumi, le tasse, la burocrazia, la mancanza di credito e l’impennata del costo degli affitti. Oltre alla politica aggressiva della grande distribuzione e il commercio on-line, che sicuramente hanno contribuito ad un quadro già complicato.  Siamo a un bivio, dunque, proseguono dalla Uil, che impone di scegliere la strada della ripresa, abbandonando quella della distrazione fin ora percorsa per anni. In Molise è necessario uno scatto vero e tangibile da parte di tutti i soggetti che possono partecipare alla ripresa del settore, partendo dalla Regione Molise e il suo Assessorato al ramo, passando per le Camere di Commercio e all’Ente Bilaterale che coinvolge le associazioni datoriali e i sindacati, per finire alle amministrazioni locali.” 

“Ognuno può e deve fare la propria parte, mettendo a disposizione risorse e accompagnando i nostri artigiani in percorsi che puntino alla ripresa produttiva, offrendo assistenza con sportelli e uffici che sostengano quanti sono attivi nel settore, avviandone di nuovi, promuovendo le numerose iniziative che già sono attive e a disposizione degli artigiani, ma forse da sostenere con più metodo e capillarità.  Una crisi nella crisi che non può esser più ignorata  e anche su questo bisogna intervenire, facendo in modo che anche il settore dell’Artigianato e i suoi operatori rientrino nelle politiche di sviluppo che stanno interessando le Aree di crisi regionali, dando loro una concreta chance.”

“Il Coordinamento Artigiani della UIL, dal canto suo, insisterà affinché quel tessuto produttivo sia riconsiderato come merita, attivandosi già dalle prossime settimane con iniziative di promozione a favore di quanti lavorano nel settore, con il fine di promuovere al massimo le provvidenze e le agevolazioni a cui gli artigiani già possono accedere, ma cercando un dialogo con le istituzioni che possa davvero confortare un mondo non sufficientemente tutelato e protetto, nonostante la sua storia, le sue potenzialità, la sua bellezza.”

Boccardo, UIL: “buon ferragosto, ma l’emergenza lavoro non e’ andata in vacanza”

C’è un Molise che non si ferma mai, che non si riposa nemmeno a Ferragosto!

Sono i lavoratori che assicurano i servizi pubblici essenziali, quelli della nostra sanità martoriata, tanto per cominciare: medici, infermieri e assistenti, addetti ai pronto soccorso e alle guardie mediche. Da sempre sotto organico, senza contratto rinnovato da anni, in questi giorni si fa ancora più fatica ad assicurare turni e permanenze, interventi efficaci e servizi di qualità. Solo con il sacrificio e l’abnegazione di ognuno di loro, si prova ad assicurare cure e tutela delle persone in difficoltà, specie ai nostri anziani ricoverati nelle case di riposo ed ai malati.

Ci sono poi gli addetti delle forze dell’ordine: vigili urbani costretti ai turni prolungati, polizia, vigili del fuoco e i pochi addetti alla protezione civile che mai come quest’anno sono sotto pressione. Ma anche i tanti lavoratori del settore commercio e servizi: camerieri e cuochi, bagnini, dipendenti della grande distribuzione impegnati in aperture inutili dei grandi centri commerciali, guardie giurate e addetti ai servizi di manutenzione che non possono essere sospesi. E, fra di loro, molti sono senza un contratto di lavoro stabile, pagati magari a giornata se non addirittura in nero, ragazzi che provano a tirare su qualche soldo in lavori che certo non sono quelli per i quali stanno studiando.

Ma ecco gli operatori dell’informazione che ci garantiscono i giornali e i servizi televisivi anche a Ferragosto (in attesa di una legge regionale di riordino e di sostegno al settore che non arriva mai), coloro che fanno correre (sic) i treni e i trasporti pubblici, chi ci rifornisce di pane o munge e annaffia anche nei giorni festivi, chi è pronto a ripristinare un collegamento elettrico o telefonico, …

A tutti loro, ritengo, dovremmo rivolgere un pensiero riconoscente in queste ore di pausa dalla quotidiana frenesia (perché anche la frenesia che ci prende in questi giorni è diversa dal solito), in questi giorni di ferie da un lavoro che ci aspetta dietro l’angolo.

Già, il lavoro. Soffermiamoci a pensare un momento, quelli di noi che un lavoro ce l’hanno, alla condizione dei tanti per i quali la ripresa autunnale si presenta carica di preoccupazioni e di incertezze. I lavoratori dello Zuccherificio per i quali un percorso stenta a concretizzarsi, quelli della filiera avicola che molti mesi hanno davanti prima del ritorno in fabbrica, quelli dell’Oti che nemmeno si capisce bene da chi dipendono e, soprattutto, da che politica industriale dipende il loro futuro. Ma anche i lavoratori dei Centri per l’impiego lasciati a casa in una regione che tanto avrebbe bisogno della loro professionalità, e quelli delle province che non si capisce bene che fine faranno in questa confusa ritrascrizione delle amministrazioni periferiche. I dipendenti delle cooperative di servizio sempre attaccati all’incertezza di un incarico rinnovato o meno, gli operatori delle tante partecipate pubbliche che vorrebbero conoscere le volontà dei politici di turno circa la valorizzazione di esperienze e professionalità. I precari storici della scuola, della sanità, dei comuni, degli enti pubblici che in questi mesi tanto hanno sentito parlare di stabilizzazione ma che ancora non la vedono comparire all’orizzonte.

Per tutti loro, e per molti altri, Ferragosto passerà in un momento e, c’è da giurarci, con l’autunno si troveranno davanti ai problemi di sempre, perché l’emergenza lavoro non è andata in vacanza (al di là di qualche zero virgola nelle statistiche e di qualcosa che, fra bandi e ammortizzatori sociali, pare si stia muovendo). A tutti loro l’assicurazione che il Sindacato, che la UIL Molise c’è e ci sarà per fare dei loro diritti, e delle loro giuste aspettative, impegno costante e iniziative continue.

Ai lavoratori ed ai pensionati molisani penso in queste ore. Non ai politici anch’essi a riposo e non so se animati dei nostri stessi sentimenti e preoccupazioni, non alla politica che sta “vacanzando” lontano da qui e magnifica le montagne trentine e i mari di altri paraggi. Ma ci ritroveranno, ne stiano certi, nuovamente sulla loro strada, impegnati a sollecitare maggior impegno, ad avanzare proposte, ad animare proteste,a tenere alta l’attenzione ai problemi, pronti a lanciare una grande vertenza lavoro per il prossimo autunno.

Che ci volete fare? A noi il Ferragosto fa questo effetto: è un momento, per la verità brevissimo, per tirare il fiato, per fare un po’ di bilancio su quanto fatto e sui risultati raggiunti, per fare programmi, affinare strategie, preparare strumenti per le prossime azioni. Queste saranno, come sempre, tutte puntate al benessere delle popolazioni molisane, al futuro migliore cui hanno diritto i nostri ragazzi e, certamente, anche i nostri anziani, alla ripresa economica, occupazionale e sociale del nostro amato Molise.

Buon Ferragosto a tutti!