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GIORNATA DELLA MEMORIA – 27 GENNAIO

Forse, “quanto è avvenuto” non si può comprendere, anzi, non si deve comprendere, perché comprendere è quasi giustificare. Mi spiego: “comprendere” un proponimento o un comportamento umano significa (anche etimologicamente) contenerlo, contenerne l’autore, mettersi al suo posto, identificarsi con lui. Ora, nessun uomo normale potrà mai identificarsi con Hitler, Himmler, Goebbels, Eichmann e infiniti altri. Questo ci sgomenta e insieme ci porta sollievo: perché forse è desiderabile che le loro parole (e anche, purtroppo, le loro opere) non ci riescano più comprensibili.(…) Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.
(Primo Levi)

STRADE, OCCORRE AGIRE SUBITO!

Poter circolare, muoversi, viaggiare per lavoro o per recarsi al lavoro, spostarsi per studiare, con i mezzi propri o quelli pubblici: questo è un diritto che viene negato ai molisani. Da noi possiamo fare l’elenco delle emergenze, dal lavoro che non c’è alla salute mal tutelata, dalla fragilità dei nostri centri storici alla mancanza di prospettive per i giovani, dalle magre pensioni all’inadeguatezza del trasporto pubblico, e su tutto la politica distratta; ma c’è anche una grave ‘emergenza strade. Mi sono trovata personalmente questa mattina sulla Trignina, bloccata per l’incidente accorso al tir il cui autista per fortuna è solo ferito. Sono stata anch’io impossibilità a viaggiare speditamente su una strada piena di buche, con un manto stradale con vistosi rattoppi, con la segnaletica orizzontale mezzo scomparsa. È certamente anche colpa delle abbondanti nevicate e piogge intense di questi giorni, gli operatori dell’Anas faranno quello che possono con pochi mezzi a disposizione e finanziamenti risicati, si tratta di percorsi datati e che, sovente, attraversano centri abitati. Sta di fatto che occorre porre mano al problema delle nostre strade. Fra le difficoltà all’insediamento, nel nostro martoriato territorio, di imprese e attività economiche, c’è proprio anche la carenza e la vetustà della rete viaria interna e degli assi di scorrimento. A tutti è ben chiaro: lo sviluppo economico e occupazionale passa anche dagli investimenti in infrastrutture. Porre la questione a livello nazionale, battere i pugni a Roma e pretendere attenzione per il Molise, chiedere finanziamenti eccezionali per una situazione che è emergenziale, utilizzare subito ogni risorsa regionale disponibile per mettere mano alla nostra viabilità e programmare gli interventi più strutturali. E magari occupare ulteriore personale all’Anas e far lavorare le aziende edili locali. Queste le nostre semplici proposte.

FeNEAL UIL MOLISE: “TROPPE IRREGOLARITA’ IN EDILIZIA, BENE I CARABINIERI MA NON BASTA”

La notizia della denuncia di alcuni imprenditori o di responsabili di ditte edili molisane per il non rispetto delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e lo sfruttamento del lavoro nero, preoccupa e, al contempo, conforta Roberto D’Aloia, Segretario regionale della FeNEAL UIL del Molise.
“Siamo preoccupati per l’ampia portata del fenomeno: nonostante il settore delle costruzioni sia in crisi nel nostro territorio e molti lavoratori abbiano perso il posto, troppo frequenti restano gli infortuni e le malattie professionali in edilizia, segno che la salute e la salvaguardia dell’integrità psico-fisica degli addetti non sono ancora diventati per tutti obiettivi da perseguire e questo non è ancora diventato costume e impegno quotidiano per tutte le aziende. Per non dire del lavoro nero, dei lavoratori edili pagati con i voucher, della mancata tutela del lavoro minorile o del rispetto dell’orario di lavoro o delle altre prescrizioni di legge o contrattuali.” Questa la chiara accusa di D’Aloia.
“Ci conforta però sapere – continua – della costante azione svolta dai Carabinieri e, specificatamente, dai Nuclei Ispettorato del lavoro dell’Arma. La loro attività è meritoria e continuativa e il Sindacato sarà sempre al fianco delle forze dell’ordine e degli ispettori degli Enti previdenziali e assicurativi per far rispettare norme e conquiste sindacali, ma soprattutto per affermare la legalità.”
“L’edilizia è da sempre un settore esposto a criminalità e illegalità – argomentava qualche giorno fa il Segretario generale della FeNEAL, Vito Panzarella – e non si può nascondere che molti hanno approfittato della crisi e della situazione di debolezza che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni. La crisi difatti non ha solo impoverito il comparto ma lo ha destrutturato ed i cambiamenti introdotti dal governo non hanno aiutato a mantenere la situazione sotto controllo, lasciando piuttosto che degenerasse completamente. In questa situazione di caos, moltissime ditte hanno trovato diversi modi di elusione, ricorrendo a forme di lavoro alternative al contratto di settore e molto spesso tagliando i costi sulla regolarità e la sicurezza.”
“E’ necessario – secondo la FeNEAL UIL – non lasciare nulla al caso ma intervenire in maniera mirata per eliminare qualsiasi fonte di incertezza che possa fornire un alibi agli imprenditori poco onesti, per tutelare invece i lavoratori e favorire le imprese sane e che rispettano le regole.”
Va invece perseguita e realizzata una relazione positiva tra stabilità dei lavoratori, il contrasto al lavoro nero e alla precarietà e il rilancio del settore edile.
Le proposte degli edili della UIL: “L’edilizia resta un settore strategico e di traino per l’economia di un paese e siamo convinti che non possa realmente ripartire senza la giusta attenzione a questi temi che sono per noi centrali. Ne siamo convinti e, insieme a Filca e Fillea, lo abbiamo scritto chiaramente nella nostra piattaforma per il rinnovo del contratto edile, mettendo al centro la necessità di qualificare il settore attraverso una serie di proposte che portano a compimento il contratto precedente, ma introducono anche nuove norme per migliorare la condizione del lavoratore, fortemente indebolita dalla crisi. La vera sfida è qualificare il sistema perché sia in grado di reggere alla nuova domanda di rigenerazione e messa in sicurezza del territorio. Puntiamo ad avere imprese più strutturate, un mercato del lavoro trasparente che premi la regolarità e l’occupazione di qualità ed un sistema della formazione per la sicurezza in grado di qualificare ulteriormente il mercato. Nella piattaforma abbiamo proposto varie misure al fine di evitare gli abusi e garantire il massimo rispetto del contratto di lavoro e la massima diffusione della legalità e della sicurezza contro il dumping contrattuale, in questo senso è per noi fondamentale ripristinare il Durc (il documento fornito dall’Inps che certifica la regolarità nel versamento dei contributi) nella sua formula originaria e passare in breve tempo alla congruità, vietare i voucher in edilizia e prevedere una nuova disciplina per i lavoratori autonomi e i contratti a termine.”

ANAS: PROPOSTO L’ACCORPAMENTO CON ABRUZZO E PUGLIA. LA UILPA ANAS INVITA ALLA REAZIONE

Il Segretario Generale della UILPA ANAS Molise, Carmine Battaglia, vuole segnalare nuovamente alla pubblica opinione la situazione della viabilità molisana.
Le difficili condizioni meteorologiche che in questi giorni hanno colpito il territorio molisano sottolineano, ancora una volta, come la viabilità di questa regione si trovi in una situazione di profonda criticità. Condizione data senz’altro anche dalla mancanza di una riorganizzazione della rete stradale regionale, problematica segnalata da mesi dalla UILPA ANAS Molise.
Sebbene sia trascorso più di un anno dall’incontro sul tema organizzato dalla UILPA ANAS Molise, incontro a cui aderirono la Regione Molise, la Provincia di Campobasso e le altre Istituzioni interessate, la situazione, nel concreto, non si è evoluta. Ad oggi il progetto comune allora immaginato ancora non è stato portato a compimento e, sebbene l’ Assessorato ai Lavori pubblici ed Infrastrutture abbia inviato il carteggio al Compartimento della Viabilità per il Molise, nulla di più è stato fatto e mancano ancora quella riclassificazione ed il passaggio di gestione a favore dell’ ANAS delle ex Strade Statali e strade provinciali, così come già da tempo fatto in altre virtuosissime Regioni italiane. Passaggio che, lo si ricorda, risolverebbe non pochi problemi di gestione ad Enti che, come le Province, per problemi di risorse economiche, sono state costrette a diminuire le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria.
E vi è di più
L’avvenuto incorporamento del Compartimento della Viabilità per il Molise nel Coordinamento Territoriale Adriatica (Macro-area Adriatica Abruzzo, Molise, Puglia), nell’ambito dell’ apparato riorganizzativo aziendale ANAS, potrebbe limitare non poco l’incisività del già piccolo e spesso dimenticato territorio molisano a livello nazionale, soprattutto dinanzi alla grande lacuna conseguente all’inerzia burocratico-amministrativa, che ancora non consente alla viabilità molisana di avere un idoneo riassetto della rete stradale. Mancanza che potrebbe essere vista come una profonda inefficienza dell’attività degli Enti coinvolti.
La UILPA ANAS Molise, nel sollecitare nuovamente la proficua collaborazione della Regione Molise e dell’ANAS, auspica la costituzione di un Tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per un celere accoglimento del progetto originario in materia di riorganizzazione della rete stradale regionale.
La UILPA ANAS Molise, inoltre, chiede la politica molisana difenda con forza la presenza sul territorio del Compartimento della Viabilità per il Molise, opponendosi alla creazione delle macro aree, deleterie per la presenza di servizi sul nostro territorio, come ampiamente dimostrato dal caso della Telecom, delle Ferrovie, dell’Enel.
Il disservizio potrebbe essere amplificato , nel caso dell’ANAS, per diverse motivazioni, tutte di pari importanza ed in particolare se si considera che l’ANAS deve garantire la sicurezza degli utenti delle strade, coadiuvare i soccorsi in caso di emergenza neve, anche apportando un proficuo supporto ai Comuni e alle centrali Enel per il ripristino dell’energia elettrica, evitare lo spopolamento dei piccoli comuni, migliorando la viabilità e promuovere lo sviluppo infrastrutturale, messo a rischio dalla perdurante inerzia delle Istituzioni.
La presenza del Compartimento della Viabilità per il Molise è un dato fondamentale per la nostra regione, che va difeso con le unghie e con i denti, con la collaborazione di tutti i soggetti istituzionalmente preposti, delle Organizzazioni Sindacali, dei lavoratori e degli utenti tutti. Solo insieme, protestando nelle sedi opportune e ciascuno per la propria competenza, si può credere in un risultato positivo per il nostro Molise

Benvenuti nel nuovo sito della UIL, benvenuti in casa nostra!

Era una promessa e come tutte le promesse andava mantenuta. Era un impegno che avevo fatto a me e a voi. Finalmente oggi possiamo dire di essere stati di parola! Dall’inizio del mio mandato desideravo creare una comunicazione diretta con il mondo Uil, riguardo tutte le nostre attività, attraverso uno strumento accessibile, dinamico e funzionale.

Ed eccoci qua, con il nostro sito,  in una veste grafica accattivante ma intuitiva e di facile accesso.

UILMOLISE.IT vuole proporsi quale punto di riferimento per i nostri iscritti e per  semplici cittadini che hanno bisogno di assistenza o che hanno delle domande che ricadono nei tanti settori di cui la Uil quotidianamente si interessa, nelle sue tante sedi regionali, attraverso personale disponibile e qualificato.

Attraverso le semplici e intuitive sezioni presenti, potrete conoscere meglio le nostre categorie,  la nostra iniziativa sindacale, i nostri servizi, le nostre idee, ma anche scaricare modulistica utile per elaborare delle pratiche o inoltrare delle istanze.

Naturalmente attendiamo di conoscere le Vostre opinioni, pareri, consigli e suggerimenti su come migliorare questo portale, così da renderlo il più possibile utile e vicino alle esigenze di tutti.

Tecla Boccardo

Conferenza di Organizzazione della UIL: sabato 17 dicembre a Campobasso

Un’importante occasione nella quale incontriamo i dirigenti nazionali e discutiamo tutti assieme, responsabili locali, delegati sindacali di base e militanti, di come adeguare la struttura organizzativa e le modalità operative del nostro Sindacato.

In questo modo saremo ancora più incisivi nella nostra azione al fianco dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini molisani.

Tecla Boccardo

Sanità, UIL, da anno della ripresa al ‘Pacco di Natale’

Sanità molisana: da anno della ripresa al “pacco” di natale

Questo 2016, a detta degli addetti ai lavori e dei responsabili dei processi amministrativi, doveva essere l’anno in cui la sanità regionale maturava una serie di scelte programmatiche che l’avrebbero condotta in una dimensione ottimale. Noi, dopo le iniziative UIL, tra cui quella che vide anche la presenza di Carmelo Barbagallo a Campobasso e durante la quale un po’ tutti parevano esser d’accordo su alcune nostre idee e pronti a mettere mano alla sanità, immaginavamo che avremmo assistito a un qualcosa di positivo, che proiettasse in avanti i servizi sanitari ai cittadini.
E’ stato l’anno in cui il Commissario ed i nostri Parlamentari sedevano assieme, allo stesso tavolo, per illustrare tanti buoni propositi, tra cui una “saggia” integrazione tra Cardarelli e Cattolica.
E’ stato l’anno in cui sono nati diversi Comitati e organismi autonomi e spontanei che gridavano e manifestavano per una sanità pubblica migliore, che oggi sembra abbiano affievolito la loro vivacità.
Insomma, un tema tenuto sempre caldo, giustamente sentito da tutti noi, prima di tutto fruitori del sistema sanitario e uniti dalla intenzione di salvaguardarne accessibilità e qualità.
Ma invece oggi, dopo mesi di dichiarazioni, promesse, smentite, precisazioni, ascoltiamo come, dal livello nazionale a quello territoriale, si usi sempre la stessa scorciatoia: quella dei “tagli lineari”, perpetrata attraverso la riduzione dei sevizi e delle prestazioni al cittadino.
E allora ci sembra ovvio rimarcare come, seguendo questa strada, inesorabilmente, le prestazioni della sanità saranno sempre inferiori, dopo la chiusura degli ospedali minori, il ridimensionamento e l’accorpamento di reparti, la riduzione delle prestazioni sul territorio, la riduzione dei budget alle strutture accreditate.
La sostenibilità del sistema sanitario continua a rappresentare la vera sfida della classe dirigente e politica, la più difficile. Siamo consapevoli che sulla situazione molisana gravano altri fattori che la appesantiscono e la rendono ancora più fragile, su tutti: il taglio al fondo sanitario nazionale e l’invecchiamento della popolazione residente, che è al di sopra della media nazionale.
La UIL ribadisce con forza che il problema della sostenibilità del servizio sanitario non è l’assistenza e la cura ai malati, soggetta a continui tagli, bensì è una questione strutturale. Il problema è l’ingovernabilità del sistema, gli sprechi, gli sperperi, le inappropriatezze e la mancata attuazione di un SISTEMA a rete UNICO integrato, a riferimento regionale, che tenga insieme pubblico e privato accreditato, il socio sanitario e la medicina sul territorio, attraverso una porta unica di accesso e l’attuazione dei principi di cooperazione-integrazione-condivisione.
In questi mesi abbiamo continuato ad assistere a dispersioni di fondi che ancora persistono, al sovra utilizzo della diagnostica, ad un elevato numero di prestazioni inappropriate e inefficaci, al sottoutilizzo della prevenzione, uniti a una marcata difficoltà amministrativa che determina un inadeguato coordinamento tra i vari livelli assistenziali.
Per la UIL, ancora una volta, bisogna riorganizzare il sistema in base alle esigenze del territorio. È inaccettabile la chiusura degli ospedali senza la reale riconversione e la contemporanea riorganizzazione della rete di assistenza sul territorio. È necessario garantire una sanità più vicina al cittadino e, allo stesso tempo, che punti all’efficienza e all’efficacia, invece che proseguire con tagli orizzontali che minano la qualità dell’assistenza, compromettono la salute delle persone e mettono in discussione centinaia di posti di lavoro.
Chiediamo che chi governa salvaguardi quanto di buono c’è in sanità, ed è parecchio, e che si prodighi in politiche strutturali e programmatiche ragionate e meno ragionieristiche. Certo, le strutture accreditate possono incrementare l’offerta di prestazioni a pagamento, ma ciò significa spingere sempre più verso un sistema di “mercificazione della salute”. Evitiamo che l’unica soluzione che resta ai Molisani per curarsi sia emigrare, cosa questa che aumenterebbe una già esosa mobilità passiva.
Siamo consapevoli che queste sono cose già dette e ridette, ma se le mettiamo ancora al centro della discussione un motivo ci sarà pure.
Ci aspettiamo, immediate risposte dal Commissario e da chi con chi lui gestisce il sistema sanitario, auspicando che tra i tanti numeri già sbandierati, venga fuori un progetto che guardi avanti. Di soli calcoli, onestamente, non si sopravvive.
Tecla Boccardo

Attivo di tutte le Categorie UIL del pubblico impiego

A poco meno di una settimana dalla firma dell’accordo riguardante il riavvio della contrattazione nel pubblico impiego, si sono riuniti a Roma gli Esecutivi di tutte le categorie del pubblico impiego della UIL. L’odierna riunione ha avuto come scopo quello di affrontare ogni aspetto relativo l’accordo suddetto. In questo senso cade in maniera molto precisa la riunione odierna, soprattutto per quanto riguarda il peso della sconfitta referendaria subita da Renzi, con le conseguenti dimissioni del Governo, che mediaticamente ha generato tra i pubblici dipendenti preoccupazione sul futuro dell’accordo.

In questo senso molto importanti le rassicurazioni arrivate nell’intervento del Segretario Generale della UIL, Carmelo Barbagallo che ha giudicato come corretta la decisione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella di “congelare le dimissioni del Presidente del Consiglio, proprio per consentire l’approvazione della legge di bilancio, altrimenti avremmo avuto molti più problemi di quanti ne possiamo immaginare. Io sono determinato – ha proseguito Barbagallo – non preoccupato; determinato a che siano rispettati gli accordi stipulati. È importante che il Senato approvi la legge di bilancio nella quale sono state postate le risorse relative agli accordi sulla previdenza e sui contratti per i lavoratori del pubblico impiego. A quest´ultimo proposito, se il Governo riuscisse a dare anche le direttive all’Aran, faremmo meglio e presto. Inoltre, sempre in quel provvedimento, ci sono le risorse per gli ammortizzatori sociali, per gli esodati, per la garanzia donne. Insomma, è una legge di bilancio nella quale, finalmente, dopo molti anni ci sono soldi per lavoratori e pensionati. L’unica nostra preoccupazione – ha concluso Barbagallo – è metterla al sicuro.”

A prescindere, comunque, dalle valutazioni e dalle spiegazioni dell’accordo raggiunto con il Governo, a questo punto dimissionario, comunque ci teniamo a dire che che il Sindacato non ha alcuna intenzione di indietreggiare rispetto all’accordo raggiunto, un accordo di merito trovato dopo una lunghissima ed estenuante trattativa e dopo anni ed anni di blocco illegittimo. Sottolineiamo, dunque, che chiunque succederà a Renzi dovrà assolutamente mandare avanti il lavoro iniziato mercoledì scorso, dando ciò che è giusto a tutti i pubblici dipendenti e cioè un nuovo contratto.

Tecla Boccardo