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9 novembre: Pierpaolo Bombardieri torna in Molise

“Importantissimo appuntamento giovedì prossimo per la UIL Molise. Tornerà infatti in Regione il Segretario generale del sindacato, Pierpaolo Bombardieri.” Ad annunciarlo la leader molisana, Tecla Boccardo. “Il nostro Segretario conferma grande attenzione per il nostro territorio, dal quale gli arrivano frequentemente sollecitazioni e richieste di attenzione. E come da sempre accade, risponde sempre presente, nonostante i suoi impegni che ormai sono sempre più fitti e rilevanti.”

“Due saranno i momenti della giornata: il primo a Pozzilli, nei pressi dell’Hotel Dora, quando Bombardieri incontrerà una delegazione di RLS e RLST UIL e con i quali discuterà di sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo argomento per la UIL è prioritario da anni e a testimoniarlo è l’impegno della nostra Organizzazione, a tutti i livelli, con la sua campagna #ZeroMortisulLavoro che coinvolge ormai anche personaggi della politica, dello sport e dello spettacolo uniti in un messaggio semplice, quanto fondamentale: Basta morti bianche!

Pierpaolo ha particolarmente a cuore il ruolo dei sindacalisti impegnati sul tema della sicurezza e volentieri si confronterà con loro per ascoltare testimonianze e per discutere sulle attività in corso e sulle richieste inoltrate al Governo e alle parti datoriali.

Terminata la prima tappa, Pierpaolo sarà a Campobasso per incontrare segretari, delegati, iscritti e simpatizzanti al Teatro Savoia. Sarà per noi un’opportunità rilevante per portare alla sua attenzione le problematiche dei molisani, nei diversi settori, e per offrirgli il quadro di una Regione in difficoltà, che ha bisogno di attenzione, ma a cui non manca nulla per ripartire, se non buona politica e buon governo, a tutti i livelli.

La presenza di Bombardieri, sottolinea la sindacalista, è il miglior modo per poter lanciare la giornata di sciopero in programma per il prossimo 17 novembre in Molise e in altre regioni del centro Italia, con l’obiettivo di cambiare la legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal governo Meloni.

L’obiettivo di questa mobilitazione è informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, nel modo più capillare e diffuso possibile, sulle gravi criticità della manovra economica, e chiedere al Governo e alle Istituzioni territoriali di assumere provvedimenti, a partire da quelli in materia di lavoro (salari, contratti, precarietà) e di politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza e rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità, necessari a ridurre le diseguaglianze e a rilanciare la crescita”.

Sciopero generale di CGIL e UIL: il Molise si mobilita per il 17 novembre

Per cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo ed a sostegno delle piattaforme sindacali unitarie presentate, Cgil e Uil hanno deciso di dare vita a un percorso comune di mobilitazione con scioperi di 8 ore o per l’intero turno, strutturato su base territoriale e regionale.

In Molise la giornata di mobilitazione sarà messa in campo il 17 novembre.

L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica, nel modo più capillare e diffuso possibile, sulle gravi criticità della manovra economica e di chiedere al Governo e alle Istituzioni territoriali di assumere provvedimenti, a partire da quelli in materia di lavoro (salari, contratti, precarietà) e di politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza e rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità, necessari a ridurre le diseguaglianze e a rilanciare la crescita.

 

La manovra economica varata dal Governo, inoltre, stanzia risorse insufficienti per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e non adotta soluzioni che favoriscano la conclusione di quelli del settore privato,  non dà risposte sulle future pensioni dei giovani, penalizza  coloro che stanno per andare in pensione ,rivaluta solo parzialmente le pensioni superiori a quattro volte la minima, peggiora le condizioni per aderire ad opzione donna.

E ancora, non stanzia risorse sul tema della non autosufficienza, non affronta la questione dell’evasione fiscale e non recupera nessuna risorsa dall’extra tassa sugli extraprofitti; non si occupa di transizione energetica e non definisce politiche industriali e per lo sviluppo; non riduce le disuguaglianze e non ha alcun respiro sociale.

 

A questo punto, dunque, falliti tutti i tentativi di dialogo, non resta che la mobilitazione delle lavoratrici, dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani per chiedere un’inversione di rotta nella politica economica e sociale del Governo e delle Istituzioni locali, per cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo.

Meno soldi meno sportelli: con la desertificazione bancaria un Molise sempre più a rischio

Un’era sempre più digitale con le scelte legate solo al profitto, si accelera il processo di chiusura degli sportelli bancari.

In Molise la desertificazione bancaria è iniziata da tempo, infatti, attualmente oltre l’80% dei Comuni Molisani è privo di sportelli e di sedi bancarie, una situazione gravissima che potrebbe aprire spazi al rischio di illegalità.  Contro la desertificazione bancaria, la UIL Molise si mobilita al fianco della categoria UILCA nella campagna: “Chiusura filiali? No, grazie. “una mobilitazione della UILCA che sta attraversando tutte le regioni italiane.

“La desertificazione bancaria è l’anticamera dell’abbandono delle aree interne da parte anche di cittadini e imprese, maggiormente sentita proprio in Molise dove ci sono sempre meno banche e sempre meno sportelli, con il rischio che i problemi a cittadini ed imprese aumentano soprattutto nelle aree interne, prevalentemente abitate da anziani che difficilmente sono in grado di utilizzare le procedure on line e vanno messi in condizione di fruire dei servizi bancari sul territorio. Altro rischio è che tanti Comuni dipenderanno da poche banche”. Così il segretario generale della UIL Molise Tecla Boccardo.

Per il sindacato, le filiali sono un presidio di vicinanza e di prossimità alla clientela. Se mancano soggetti legali per erogare credito si rischia di lasciare margini all’illegalità e la criminalità prende spazi. Le banche non possono derogare dalle responsabilità sociali e, pertanto, bisogna che recuperino un ruolo sociale dicendo no alla chiusura delle filiali. Stando all’elaborazione UILCA sui dati statistici della Banca Centrale Europea e della Banca d’Italia, dal 2018 al 2022 gli sportelli bancari in Italia sono diminuiti del 17,4% (-4.423). Il trend negativo coinvolge anche l’aspetto occupazionale: 14.020 dipendenti in meno nel settore (-5%). I motivi sono molteplici ma due i fattori che hanno impattato maggiormente: le aggregazioni bancarie e la digitalizzazione. E proprio sulle aggregazioni bancarie, si ritiene che debbano avere una logica industriale ed essere a sostegno di territori, imprese e famiglie: servono piani industriali con logiche di medio e lungo periodo e non solo taglio di costi, riduzione e chiusura sportelli.

“E’ un dato di fatto che nelle regioni povere del Sud le banche investono meno e che di conseguenza ci sono meno sportelli. Banche sempre più lontane da cittadini e sempre meno a sostegno delle attività economiche e quindi all’economia reale, delle aree interne, se è vero che il PNRR deve recuperare il Gap sempre più ampio tra Nord e Sud, la transizione digitale che rappresenta un pilastro del PNRR non può basarsi su ragioni economiche, ma uno strumento strategico che cammini di pari passo con un altro pilastro del PNRR, quello dell’inclusione sociale, qui il ruolo anche delle scelte programmatiche regionali è fondamentale per sostenere uno sviluppo reale ed armonico. In Molise un motore che può mettere in moto l’economia dei nostri borghi è il turismo, su di esso possiamo puntare per evitare lo spopolamento e l’abbandono delle aziende, sfruttando al meglio le risorse del PNRR in sinergia con i Fondi europei, cofinanziando progetti che vanno verso la direzione della sostenibilità e valorizzazione delle nostre eccellenze, del nostro patrimonio paesaggistico ambientale e culturale delle aree interne”. Dichiarano la segretaria della UIL Boccardo e il segretario della categoria UILCA Ermando Ciocca.

“Proprio per gestire le risorse del Piano Nazionale di Riprese e Resilienza Il settore del credito deve strutturarsi in modo pluralista e coerente con il tessuto economico, con gli obiettivi di favorire lo sviluppo del Paese, sostenere famiglie e imprese garantendo una presenza capillare sul territorio, tutelando la legalità e le fasce più deboli e fragili della popolazione, concludono dal sindacato.

DL Sud: Boccardo: “Non è questa la strada per sviluppo e benessere”

“Da una prima lettura possiamo affermare che non è questa la strada maestra. Non sono certamente questi gli interventi che aiutano il nostro Sud.

Serve ben altro e serve in fretta!”

Così Tecla Boccardo, segretaria generale della UIL Molise, dando seguito alle dichiarazioni rilasciate dalla Segretaria confederale nazionale, Ivana Veronese sul Decreto.

 “Secondo la nostra Organizzazione, prosegue Boccardo, il benessere delle persone passa innanzitutto per un lavoro dignitoso stabile e di qualità. Non basta l’accentramento a Roma della gestione delle risorse per recuperare il Gap tra Nord e Sud: il Molise ha bisogno innanzitutto di una programmazione concreta che attraverso un progetto di sviluppo strategico possa rendere complementari le diverse risorse messe a disposizione della regione. A tal riguardo un ruolo strategico devono averlo innanzitutto le amministrazioni locali, attraverso il confronto con il territorio e le parti sociali che insieme sapranno interpretare al meglio i bisogni e le istanze dei cittadini.

 Non possiamo condividere la scelta di revocare lo sgravio dell’Ires, con l’obbligo previsto per le imprese di mantenere per 10 anni gli investimenti e l’occupazione, e auspichiamo che ciò possa cambiare in fase di conversione, così come non possiamo tornare agli imprenditori prenditori che dopo un po’ scappano con il bottino, fenomeno noto in Molise!

 Dal 2017, quando furono istituite le ZES, non è passato anno che non si è intervenuti modificandone la governance anziché concentrarsi sull’avvio concreto delle attività. Tra l’altro, l’accentramento a “Roma” delle autorizzazioni non ne agevolerà certamente l’avvio.

Si interviene poi spostando risorse del fondo sviluppo e coesione sui progetti tagliati dal PNRR, aggiungendo il danno alla beffa in quanto questo fondo ha già una ripartizione al Mezzogiorno dell’80%.”

Conclude Boccardo: “Per ridurre le disuguaglianze non serve solo mescolare le carte delle responsabilità amministrative, ma mettere al centro delle scelte il benessere delle persone!”

Nomina Direttore Generale Asrem, Boccardo: “Buon lavoro a Di Santo, noi pronti a fare la nostra parte”

Come noto la nostra Azienda sanitaria regionale ha un nuovo Direttore generale, Giovanni Di Santo, nominato dalla Giunta regionale e al quale rivolgiamo i nostri auguri di buon lavoro.

 Abbiamo letto le dichiarazioni in merito del presidente Roberti e dello stesso Di Santo, medico e già Direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera ‘San Pio’ di Benevento, il quale ha affermato che svolgerà il suo incarico prendendo decisioni dopo aver vissuto le corsie e parlato con il personale, piuttosto che dal suo ufficio soltanto leggendo numeri.

Naturalmente è un approccio, questo, che ci trova favorevoli con l’auspicio che finalmente qualcuno consideri i numeri, certamente importanti, ma per ciò che sono, in relazione alle caratteristiche di un territorio particolare come il nostro.

Per noi la sanità pubblica di qualità deve mettere il bisogno di assistenza delle persone al centro delle scelte e il suo potenziamento passa necessariamente attraverso un grande piano di assunzioni di personale sanitario per garantire i servizi ospedalieri, l’assistenza domiciliare e la medicina territoriale che potrà essere rafforzata anche attraverso le risorse del PNRR.

Ovviamente senza personale ogni proposta è vana e come sappiamo oggi il sistema regge solo grazie all’abnegazione dei pochi lavoratori in servizio.

Rispetto al metodo, auspichiamo in un confronto continuo e proficuo del neo Direttore con il sindacato e la UIL, con le sue categorie, sarà come sempre pronta a dare un contributo nel merito delle proposte, ai tavoli di confronto e di contrattazione.”

Boccardo, UIL: “Il Molise galleggia. O si comincia a nuotare o si affonda”

“In Molise, il numero di nuove imprese nate nel periodo aprile-giugno, pari a 436 unità, risulta sì in aumento rispetto agli ultimi tre anni, ma ancora sotto la media registrata negli anni pre-pandemici, c’è purtroppo ancora tanto da recuperare; come a dire, segnali di una crescita si intravedono, ma risultano essere ancora troppo deboli anche rispetto ad altre regioni.”

 “A evidenziarlo, riferisce la Segretaria generale della UIL Molise Tecla Boccardo, è l’indagine condotta da Unioncamere Molise che ci restituisce uno scenario agrodolce rispetto alla tenuta del sistema economico regionale.

Anche su base nazionale si registrano flessioni in questa direzione, ma la tendenza diffusa è nettamente migliore rispetto a quella imboccata dal Molise.

 Alla ripresa dopo la pausa estiva, dunque, la parola d’ordine dovrà essere correre, ma non rincorrere.

Che si lavori al PNRR e ai Fondi europei in maniera seria e progettata, non frammentata o con l’approssimazione che ha caratterizzato le precedenti programmazioni che, di fatto, ci ha fatto rimandare indietro i soldi a ogni programmazione.

Basta scuse su assenza di personale, di pianificazione, di esperti: mancano professionalità? Al pari di tutte le regioni ci si adoperi per fare concorsi e dove serve si chieda assistenza a esperti, anche perché le spese per il supporto tecnico sono a carico dai fondi stessi e non gravano sull’amministrazione.

 Siamo forse all’ultimo bivio, in cui serve svoltare verso uno sviluppo concreto e sostenibile che offra opportunità ai giovani e alle imprese molisane, soprattutto a quelle piccole e medie che poi sono il tessuto economico e il pilastro della nostra produzione, spesso vere eccellenze.

Serve velocizzare la nostra pubblica amministrazione, sburocratizzare le procedure, digitalizzare e accelerare i pagamenti della PA ai fornitori di beni e servizi.

 Dopodiché subito metter mano, con determinazione e senza indugi a quei sistemi praticamente fermi da anni e su cui si deve fare leva, come formazione professionale, riqualificazione dei lavoratori e politiche attive del lavoro.

La nostra regione è tra quelle in cui il divario tra domanda e quella poca offerta che c’è è altissimo e continuiamo a vedere operatori economici in difficoltà nel reperire figure professionali.

 Evidentemente, in questo, qualcosa non ha funzionato o ha funzionato solo per pochi.”

Stabilizzazioni in Molise Acque, UILTemp – UILFPL: “Finalmente un futuro stabile per 50 lavoratori”

Circa 8 anni fa la UILTemp del Molise cominciò una battaglia in solitaria al fianco di 50 lavoratori assunti con contratti part-time in somministrazione, che venivano rinnovati a mesi alterni e che nei restanti periodi vivevano di NASPI.

Come categoria, grazie anche all’impegno diretto della Segretaria della UIL Tecla Boccardo, si cominciò un percorso di rivendicazione nei confronti della Molise Acque, che intanto ha visto alternarsi i Commissari D’Orsi e Pillarella, fino alla nomina di una governance “ordinaria” guidata da Giuseppe Santone.

Ebbene, al netto di alcune normali contrapposizioni, in questi anni con ognuno dei rappresentanti dell’Azienda si è fatto qualche passo in avanti: dalla regolarizzazione dei contratti e dei rinnovi, alla selezione che ha permesso a molti di loro di entrare a lavorare in Azienda a tempo determinato, finalmente con una stabilità contrattuale e qualche prospettiva.

Dunque, dopo la battaglia della UILTemp supportata dalla Confederazione, non appena sono stati modificati i contratti con il passaggio dei lavoratori tra i diretti, la UILFPL, categoria di competenza, ha preso in mano le redini della vertenza, siglando un importante accordo in deroga con la FP CGIL che ha permesso la prosecuzione dei contratti a tempo determinato, conducendo alla promessa stabilizzazione di queste ore e scongiurando la perdita di posti di lavoro.

Il tutto durante una pandemia e tra diffidenze e anche sgarbi personali e istituzionali da parte di alcune sigle che parevano volere il male di questi lavoratori e che adesso hanno poco da festeggiare.

Oggi, a distanza di tempo, finalmente possiamo dire che per questi lavoratori, che hanno svolto un servizio essenziale per la collettività, è arrivato il meritato riconoscimento.

Ovviamente tutti avremmo voluto far prima e bruciare qualche tappa, ma ricordiamo che si partiva da contratti di lavoro in somministrazione, a mesi alterni, e oggi siamo arrivati alla stabilizzazione all’interno di un’Azienda speciale della Regione Molise.

 

Il lavoro è sicurezza e dignità

Si è svolta stamattina a Pietracatella una importante iniziativa organizzata dall’Arcidiocesi di Campobasso-Boiano e Comune di Pietracatella, con il patrocinio di UIL, CGIL e CISL, ANCE-ACEM e Scuola Edile, riguardo la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, il Vescovo Giancarlo Bregantini e il Presidente della Regione Molise Francesco Roberti. A rappresentare la UIL Molise, la Segretaria generale Tecla Boccardo e il segretario regionale della Feneal-UIL, Roberto D’Aloia.

Queste le dichiarazioni rese a margine dell’evento dai rappresentanti della UIL Molise:

“Quello degli infortuni e delle morti sui luoghi di lavoro è un tema purtroppo sempre attuale a causa di incidenti e decessi che registriamo ogni giorno, anche in Molise, e che non va mai in vacanza.

Questa iniziativa si è organizzata a Pietracatella perché il Vescovo Bregantini, con la Confraternita del posto, ha deciso di elevare la locale chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Santuario Diocesano per le vittime sul lavoro, a seguito della morte di un operaio nel crollo della cupola in fase di ristrutturazione.

Monsignor Bregantini ha sottolineato un tema che la UIL ha reso una vera e propria battaglia con la campagna “0 Morti sul lavoro”, che ci vede da tempo impegnati, ossia che la vita dell’essere umano torni a essere più importante del profitto.  

 Il ruolo del sindacato resta fondamentale come presidio in termini di verifiche e controlli e attraverso l’instancabile lavoro dei responsabili sindacali della sicurezza sul lavoro, aziendali e territoriali.

Senza dimenticare il grande lavoro svolto dagli Enti bilaterali, come in questo caso dell’edilizia, in termini di formazione per prevenire i rischi e di erogazione di servizi e di welfare.

 Come UIL, per arginare il fenomeno, a ogni livello stiamo chiedendo più ispettori: ne mancano in Italia circa 12000, gli ultimi posti messi a concorso sono 2000! E allo stesso modo pretendiamo che vengano estromesse dagli appalti pubblici le aziende che si sono rese responsabili di incidenti sul lavoro per non aver applicato le regole sulla sicurezza.

Dopodiché, abbiamo ricordato che siamo a disposizione di lavoratrici e lavoratori come sindacato e come servizi, attraverso attività di assistenza che seguono quanti si infortunano e i familiari delle vittime del lavoro in tutte le fasi burocratiche così complicate da affrontare in momenti di difficoltà o di grande dolore e sconforto.

 Oggi lo abbiamo ribadito: quando si esce di casa e non si fa più ritorno a casa dai propri familiari abbiamo fallito tutti!”

Con Enfea un aiuto concreto alle lavoratrici e ai lavoratori

Enfea, l’Ente Bilaterale costituito dalle associazioni CONFAPI e CGIL, CISL e UIL, promuove e attua tutta una serie di prestazioni in materia di sostegno al reddito, alla famiglia, alla formazione, allo studio, all’assunzione e al reintegro del personale a favore delle imprese, e delle rispettive lavoratrici e dei rispettivi lavoratori, che applicano i CCNL UNIGEC/UNIMATICA, UNIONCHIMICA, UNITAL, CONFAPI ANIEM, UNIONTESSILE e UNIONALIMENTARI sottoscritti con le Federazioni aderenti a CGIL, CISL e UIL e ai rispettivi dipendenti.
L’Ente Bilaterale, in quanto organismo paritetico costituito da associazioni datoriali e da sindacati dei lavoratori, è un’associazione senza scopo di lucro che ha il compito di unire le istanze e le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso la rappresentanza sindacale, e dei datori di lavoro, attraverso le associazioni datoriali, al fine di migliorare le condizioni in cui i dipendenti e le imprese operano.

Buon lavoro agli eletti. Che si torni al confronto

Congratulazioni al neo Presidente Roberti e auguri di buon lavoro ai Consiglieri regionali neo eletti per la loro chiara vittoria, da parte mia e di tutta la UIL Molise.

Si apre oggi una nuova stagione, sicuramente complicata e senza margine di errore, che auspichiamo sia caratterizzata dall’ascolto e dal confronto con le parti sociali. I problemi e i bisogni sono sempre gli stessi e il primo messaggio che mandiamo al Presidente Roberti e all’intero Consiglio regionale è: Mettere in sicurezza il Molise!

 Ascoltando le sue prime dichiarazioni siamo fiduciosi sulla creazione di un percorso di condivisione delle principali tematiche basato su un confronto onesto e rispettoso dei ruoli, che parte, oltre che dal suo impegno, anche dalla sua esperienza di amministratore.

Le priorità per noi restano immutate: sanità, coesione ed equità sociale, abbattimento delle diseguaglianze economiche e territoriali, lavoro di qualità, formazione, infrastrutture.

Le risorse ci sono e sono rilevanti se intercettate e spese in progetti utili per il vero sviluppo di questa terra: dal PNNR ai Fondi europei, unitamente alle risorse regionali.

Come UIL Molise siamo e resteremo sempre al nostro posto, con la stessa voglia di partecipare e collaborare alla crescita del Molise dando voce a lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani e alle categorie più deboli.