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MOBILITAZIONE SINDACALE PER I MIGRANTI, PER POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO NECESSARIE PER TUTTI

Dal 2011 ad oggi sarebbero quasi un milione i permessi di soggiorno non rinnovati, di cui almeno 400 mila per motivi di lavoro. È questo il quadro elaborato, sulla base di dati del Ministero dell’Interno e di Istat, che ha portato Cgil, Cisl, Uil ad indire per martedì 28 – nelle principali città italiane, anche a Campobasso – una giornata di mobilitazione nazionale, con presidi davanti alle prefetture e richiesta d’incontro con il prefetto. La crisi economica negli ultimi anni, ovunque in Italia ed anche nel nostro Molise – ha colpito pesantemente anche il lavoro degli stranieri, tanto che il loro tasso di disoccupazione ha raggiunto quota 17%. Molti lavoratori migranti, scaduto il permesso di soggiorno, si sono trovati davanti al dilemma: emigrare altrove, magari verso i Paesi del nord Europa che fanno di tutto per ostacolarne l’arrivo, o accettare illegalità, prestarsi al lavoro in nero dove i diritti fondamentali, civili e del lavoro, sono calpestati. Un tunnel di disperazione da cui è difficilissimo uscire. In effetti, da una parte gli attuali 12 mesi concessi dalla legge a chi ha perso il lavoro non sono sufficienti a trovarne un altro, dall’altra non tutte le questure applicano alla lettera la circolare del Ministero dell’Interno secondo la quale il permesso può essere rinnovato anche oltre i dodici mesi, in presenza di un “reddito minimo derivante da fonti lecite non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale. Come Sindacato è da tempo che chiediamo a Governo e Parlamento l’allungamento a 24 mesi della durata del permesso di soggiorno per gli stranieri per la ricerca di un’occupazione, di rivedere la posizione di questi lavoratori che non hanno più un’occupazione ed il permesso, di applicare coerentemente la sentenza che prevede la cancellazione della sovrattassa per il rilascio e il rinnovo del permesso, di combattere efficacemente il lavoro nero e lo sfruttamento che invece è sempre più diffuso. Domani, nuovamente dal Prefetto di Campobasso, chiederemo come Sindacato che vengano messe in atto politiche attive del lavoro più efficaci, per una maggior inclusione sociale. Di queste abbiamo tutti disperatamente bisogno: giovani molisani, disoccupati di mezza età, immigrati, donne, nati e residenti qui o originari di paesi lontani.

Caporalato stop, lavoro di qualità: manifestazione nazionale Fai-Flai-Uila

Oggi a Bari si è svolta la manifestazione nazionale organizzata da Fai-Flai-Uila per dire no al caporalato e allo sfruttamento del lavoro in agricoltura e per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro.

Oltre 10.000 lavoratori (anche provenienti dal Molise e organizzati dalla Uila) hanno sfilato per le vie della città in un corteo concluso con il comizio dei Segretari Generali delle tre Federazioni sindacali di categoria.

In particolare Fai-Flai-Uila chiedono: a governo e parlamento di accelerare l’approvazione del Ddl 2217 contro il caporalato, anche attraverso lo strumento di un decreto legge; al governo di ripensare le sue scelte in materia di voucher per ricondurre questo strumento al suo originario utilizzo per remunerare lavoro meramente occasionale; alle associazioni datoriali di chiudere, presto e bene, i negoziati sui Contratti provinciali del lavoro, scaduti a dicembre 2015.

Trasporto pubblico locale a Campobasso: anche qui stato di agitazione dei sindacati in difesa dei lavoratori licenziati.

Trasporto pubblico locale a Campobasso: anche qui stato di agitazione dei sindacati in difesa dei lavoratori licenziati.

L’articolo di Primo piano ricostruisce il confronto in Prefettura e le posizioni del Sindacato

Per tutelare i lavoratori e assicurare convenientemente la salute ai molisani, continuiamo lo stato di agitazione e non escludiamo lo sciopero.

BOCCARDO, UIL MOLISE: “BASTA GIOVANI INFERMIERI MOLISANI CHE EMIGRANO”

Giovani infermieri alla ricerca disperata di occupazione, quando in Molise ci sarebbe gran bisogno di loro. Questa la nota che ho mandato alla stampa.
“Nella notte scorsa un pullman dal Molise a Siena alla ricerca di una speranza di vita dignitosa. A bordo decine di giovani molisani, dai venti ai trentacinque anni, tutti laureati in discipline medico-infermieristiche e disoccupati. Hanno deciso di tentare il concorso indetto dalla Regione Toscana per assumere infermieri da occupare nelle sue strutture sanitarie. “Ma davvero pensiamo che l’unico futuro per i giovani molisani sia l’emigrazione? E questi infermieri capaci di lavorare in Toscana, non sarebbero una vera opportunità anche per la nostra sanità?” Questo il commento amaro di Tecla Boccardo, leader della UIL molisana. “Lo diciamo da tempo e da tempo abbiamo presentato le nostre proposte – ricorda la UIL –: vogliamo una sanità di qualità per tutti, un sistema a rete unica di offerta sanitaria che metta al centro anzitutto i diritti dei cittadini ed i bisogni dei malati. La vogliamo equa, potenziata sul territorio, senza sprechi e clientele. Che valorizzi i professionisti della salute, che offra opportunità occupazionali nel pubblico anche mediante uno sblocco del turn over per sostituire con giovani capaci coloro che sono andati in pensione, che redistribuisca i carichi di lavoro, i turni, i riposi in modo che i pazienti possano essere seguiti attentamente. Che non chiuda reparti di eccellenza della sanità pubblica ma, quando lo fa (come nel caso degli ospedali minori di Larino e Venafro), non utilizzi le risorse risparmiate per ripianare una voragine di debito accumulato negli anni, ma le reimpieghi nella medicina sul territorio e per innalzare la qualità del servizio.” “Non ci appassionano, invece, le semplicistiche dispute sulla percentuale da lasciare o da togliere alla sanità accreditato. E non solo perché non apprezziamo le battaglie solo di tipo ideologico: vogliamo che il paziente abbia l’opportunità di scegliere in un sistema di offerta sanitaria articolata, che possa prendere in carico il malato. Il sistema pubblico ha, e deve avere, una sua centralità con cui il sistema accreditato deve intrecciare la propria azione, essere complementare, integrare l’offerta sanitaria e non sostituirla, con strutture e professionalità degli addetti. Una battaglia tutta giocata contro la sanità accreditata può portare: alla chiusura di strutture che oggi i molisani apprezzano e quotidianamente decidono di utilizzare, a contrazione dell’offerta di servizi, ad altri disoccupati, all’incremento dei “viaggi della salute” portando nostre risorse fuori regione” Questa la pesante accusa di Boccardo. “Oggi a Roma per importanti riunioni di vertice della UIL, ho avuto assicurazioni – afferma la Boccardo – che la nostra Organizzazione ha posto con forza al Ministero ed al Governo la necessità di assicurare, in prospettiva, al nostro piccolo Molise le risorse economiche indispensabili per garantire, a tutti e ovunque, una sanità di qualità e, nell’immediato:lo sblocco del turn over e nuove assunzioni.”

ALCUNE BELLE NOTIZIE PER CONCLUDERE UNA GIORNATA IMPEGNATIVA. ANCHE SE ABBIAMO ANCORA TANTE PREOCCUPAZIONI SU DIVERSI FRONTI

B16arbagallo ci fa sapere di giudicare importante l’apertura di Renzi sul rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, finalmente il sindacato discute con Poletti di flessibilità nell’accesso alla pensione e si confronta sui diritti dei lavoratori. Ci sarà molto da fare, gli esiti dei confronti non sono scontati, ma il sindacato c’è, le sue proteste qualche riscontro lo stanno avendo, le sue proposte sono all’attenzione.

Anche in Molise qualcosina si muove.
Da noi è arrivata un’offerta per il rilancio della filiera avicola: verificheremo, vigileremo, pretenderemo un piano industriale credibile, per una filiera completa, e occupazione per i lavoratori diretti e opportunità per tutto l’indotto. Ma anche questo è un fatto positivo.
Per San Nicandro arrivano finalmente gli stipendi arretrati ai lavoratori del Carsic di Venafro, dopo proteste e tavoli di confronto, dopo incertezza sul futuro e angosce degli operatori e delle famiglie dei ricoverati.
E’ stata pubblicata la graduatoria definitiva per la medicina veterinaria convenzionata ed i lavoratori a luglio dovrebbero ricominciare ad operare dopo mesi a casa e, soprattutto, si da certezza con contratti di lavoro adeguati.

Certo, molte altre vertenze restano aperte: dai centri per l’impiego in stato di agitazione, anche qui per il superamento del precariato e per i mancati stipendi; i lavoratori delle cooperative di servizi la cui attività è stata sospesa pur essendo essenziale la loro funzione; i lavoratori dei trasporti senza stipendio; gli uffici postali che chiudono ed il servizio che è sempre più scadente; i troppi lavoratori edili a casa; gli ammortizzatori sociali che fra poco scadono; le pensioni che restano di fame; la scadenza proprio oggi dei pagamenti delle tasse locali; i lavoratori della scuola alla ricerca di stabilizzazione ed in contestazione della ‘buona scuola’; incertezza sulle prospettive della formazione professionale; politiche sociali ridotte all’osso.

Ed ancora e più in generale: l’area di crisi che ancora non decolla, la sanità molisana che ormai è quasi un malato terminale, il patto per il sud che ancora non viene firmato, l’economia che non si riprende.

I timidi segnali positivi sono, per la UIL Molisana, la conferma che l’azione sindacale è necessaria e determinante, e sono anche di stimolo a continuare la lotta, la protesta, la presentazione di proposte credibili, nell’interesse dei lavoratori, dei pensionati e dei cittadini tutti.

Queste poche riflessioni al termine di una giornata impegnativa. Voglio condividerle con voi e leggere qui sotto le vostre valutazioni.

BOCCARDO UIL: “SOTTO SCADENZA IL PAGAMENTO DI IMU E TASI PER IL 2016, MA LA NORMATIVA VA RIPENSATA”

IMU
Ci avviciniamo alla scadenza del versamento di IMU e TASI, imposte che legittimamente devono essere pagate dai cittadini a fronte dei servizi ricevuti ma che, a nostro parere, devono essere riviste dal punto di vista percentuale. Questa che segue, la nota che ho inviato alla stampa. Colgo l’occasione per ricordarvi che per qualunque dubbio o informazione in merito all’argomento i nostri uffici CAF e Patronato sono a completa disposizione.
“La UIL, da tempo, considera la riduzione delle imposte una delle emergenze da affrontare per sostenere politiche di crescita e sviluppo. La rimessa in moto dei consumi, strategica per il nostro territorio, – ricorda Boccardo – è una delle leve da utilizzare nel breve periodo per invertire una china che vede il Paese crescere troppo poco e molto lentamente. Per questo abbiamo trovato condivisibile l’intervento che ha abolito la TASI per la prima casa, anche se troviamo opinabile come questa scelta sia stata concretamente attuata.” Queste le osservazioni a caldo della Segretaria generale della UIL Molise che commenta l’imminente scadenza dei termini (il 16 giugno) in cui gli oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale dovranno “presentarsi alla cassa” per pagare l’acconto dell’IMU/TASI. Questi i dati che emergono dal Rapporto elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della UIL nazionale: il costo per una seconda casa a disposizione a Campobasso sarà mediamente pari a € 1.022 (€ 511 per l’acconto) e ad Isernia € 898 (€ 449 per l’acconto). Per una seconda pertinenza, della stessa categoria catastale, a Campobasso si pagheranno mediamente 47 euro (21 euro per una cantina o 73 euro per un box-posto auto), mentre a Isernia 55 euro (27 euro per una cantina, 83 euro garage o posto auto). Ma quanto hanno risparmiato i molisani dall’abolizione delle tasse sulla rima casa? Poco più di 200 euro, mediamente € 212 a Campobasso, € 204 a Isernia. La contraddizione salta all’occhio: per la prima casa si è risparmiato poco e per la seconda casa, magari arrivata per un’eredità e non proprio di lusso, si paga una cifra notevole ed a farlo sono spesso pensionati e famiglie con redditi limitati. Quando si è deciso di abolire la TASI, non si è andati molto per il sottile, procedendo con un intervento generalizzato che non ha tenuto conto delle condizioni soggettive del proprietario, dei suoi redditi o delle effettive differenze territoriali. “Si sarebbe dovuto agire diversamente – commenta la leader della UIL molisana – i contribuenti, infatti, non sono un’entità astratta ma sono cittadini con le loro specificità, che vivono in condizioni sociali molto differenziate: ad esempio le condizioni socio economiche dei proprietari di immobili adibiti a prima abitazione non sono uguali per tutti, così come non lo sono per coloro che hanno una seconda abitazione. Proprio di queste specifiche condizioni si deve tener conto e non disperiamo che un domani si aggiustino le tante incongruenze che caratterizzano l’attuale sistema di tassazione sugli immobili.” L’obiettivo della UIL: “Alleviare il peso della fiscalità per le persone meno abbienti e chiedere un contributo maggiore a chi ha più disponibilità, a partire da una seria revisione dei criteri che regolano i valori catastali, improntata a criteri di equità e propedeutica a una revisione generale del fisco locale.” E il peso della fiscalità per le persone meno abbienti e chiedere un contributo maggiore a chi ha più disponibilità, a partire da una seria revisione dei criteri che regolano i valori catastali, improntata a criteri di equità e propedeutica a una revisione generale del fisco locale.”

Iniziativa sindacale per lo zuccherificio

Occorre agire in fretta, gli ammortizzatori sociali stanno per scadere, a breve scade anche l’ennesimo bando per la vendita, serve più impegno del ministero e della regione, gli operatori vogliono prospettive certe e lavoro

Edilcassa MOLISE contro la crisi

Bella iniziativa di Edilcassa MOLISE e bravissimo il compagno CLAUDIO PERNA, dirigente della FeNEAL UIL, orgoglio di tutti noi

Edilcassa del molise per la gestione del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti del settore edile e per le piccole e medie imprese dell’industria, nonostante la crisi economica, scommette puntando sui ragazzi molisani.
L’Ente ha deciso di essere al fianco anche dei dipendenti che hanno figli iscritti mettendo a disposizione diverse borse di studio per i ragazzi più meritevoli e preparati. Sono stati 24 i ragazzi premiati quest’anno: 7 studenti delle scuole medie, 14 delle superiori e 3 studenti dell’università. La cerimonia di consegna degli attestati si è svolta all’hotel Rinascimento di Campobasso.
“Attraverso i giovani si manifestano le capacità di crescita di una regione – ha dichiarato Claudio Perna, presidente di Edilcassa –ci sono infatti anche tre studenti premiati all’università e il nostro auspicio è che restino nel Molise in modo tale che la loro professionalità possa essere un contributo valido per il nostro territorio”.
La Cassa è stata costituita dalle organizzazioni dei datori di lavoro unitamente ai Sindacati dei lavoratori delle costruzioni, della Fillea-CGIL, Filca-CISL e Feneal-UIL, le quali hanno congiuntamente stipulato il contratto di lavoro che determina la costituzione di Edilcassa.

Lo stato di agitazione della Polizia municipale di Campobasso non si ferma

Dopo il sit in di protesta davanti alla Prefettura dello scorso 9 maggio, in cui sindacati ed agenti avevano denunciato le gravi carenze, sia in materia di organico che in materia di salari, la Uil Fpl è tornata a far sentire la propria voce in una lettera inviata al prefetto Di Menna, al questore Pagano e al sindaco Battista