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Boccardo, UIL: “Basta rimpalli e discussioni inutili. Adesso si pensi solo ai malati molisani”

“Finalmente una soluzione per la radioterapia, una battaglia che la Uil Molise ha portato avanti con determinazione in difesa dei più fragili, dei lavoratori e delle eccellenze della sanità molisana.

Questa la dichiarazione di Tecla Boccardo, segretaria della UIL regionale.

Ora non si creino altri ingorghi burocratici, si proceda a liquidare al più presto quanto dovuto al Gemelli e a tutte le strutture del sistema accreditato che in questi mesi non hanno ricevuto le dovute spettanze.

 Molti lavoratori e tanti malati sono stati messi a dura prova da un inutile braccio di ferro, stipendi ritardati e pazienti rimandati a casa o costretti a pagare per ricevere le prestazioni sanitarie. Ora che il documento redatto con il Gemelli prevede il pagamento 95% del budget 2022, antecedente all’entrata in vigore del DCA n.35 del 27/10/2022 per somme mai contestate, si ridia serenità e giustizia al tutto il settore affinché si riaprano le porte degli ospedali e si riattivino presto le attività sospese.

La malattia si sa non aspetta e i malati hanno il diritto di essere curati in regione” conclude Boccardo.

“La UIL…è DONNA!” Solidarietà delle donne della UIL alle vittime del terremoto in Turchia e Siria

L’8 marzo si celebra la “Giornata internazionale della donna”, simbolo delle
conquiste sociali e politiche femminili, ma anche delle discriminazioni e delle
violenze fisiche e psicologiche di cui ancora oggi le donne sono oggetto in tutto
il mondo.
Per vivere insieme questa giornata le donne della UIL Molise hanno
organizzato una “cena solidale”, per il giorno 10 marzo, dove, oltre a
condividere tematiche importanti e di attualità quali il superamento delle
diseguaglianze di genere, il PNRR, il progetto di formazione UIL Molise per la
digitalizzazione dedicato alle iscritte, ecc, promuoveranno e raccoglieranno
donazioni volontarie per le donne colpite dal terribile terremoto in Turchia
e Siria, tragedia che ha provocato una crisi umanitaria senza precedenti.
Le donazioni potranno essere effettuate sul Conto Corrente intestato a CGIL
CISL UIL SOLIDARIETA’ POPOLAZIONI TERREMOTATE TURCHIA E SIRIA
iban IT 38 I 01030 03201 000006700060

Tecla Boccardo, UIL: “Siamo scandalizzati di fronte alla freddezza nei confronti delle persone malate”

Non possiamo assistere alla distruzione del sistema sanitario e ancora una volta ci appelliamo al buon senso e all’umanità di chi ha il compito di decidere su una questione tanto delicata come quella della salvezza dei malati.

Serve semplicemente che con grande responsabilità si ponga al centro delle decisioni la persona e i suoi diritti superando logiche contabili e burocratiche.

In Molise la sanità e le procedure per l’accesso alla cura non possono essere più penalizzate, né diverse da quelle adottate in altre regioni.

 E oggi, naturalmente, mi riferisco alla questione radioterapia, poiché rispetto a quanto si apprende dalle notizie diffuse dalla stampa le procedure imposte recentemente costituiscono di fatto una complicazione burocratica che rallenta il sistema e quindi i tempi di attesa per accedere alla prestazione. E spesso, si sa, la variabile tempo può essere fatale per il successo della terapia stessa.

 Non si umilino i malati oncologici già fragili e provati dalla malattia devastante: è per il rispetto della loro dignità e dei loro diritti che chiediamo ancora una volta attenzione!

Queste persone non possono essere abbandonate al loro destino e devono sentirsi protette nella loro terra, senza elemosinare altrove cure che possono ricevere in Molise presso i nostri centri di eccellenza.

La sanità non è un mercato e i malati non sono merce! A dispetto di questa sanità di serie B riservata al sud, trasformiamoci piuttosto in una regione di accoglienza dei malati anche da fuori regione; non ci sarà nessun problema di budget o di tetti di spesa se si pagano le strutture accreditate solo dopo aver riscosso dalle altre regioni.

 Potremmo cambiare il verso delle cose e il destino della sanità e dei malati, passiamo ad accogliere, curare e rispettare la vita, progettiamo un nuovo modello di assistenza e cura che punti a un indotto virtuoso di attività legate all’accoglienza, aumentando anche le entrate economiche regionali, garantendo i livelli occupazionali e ovviamente i LEA.

Auspichiamo che tutte le parti, compreso il sindacato, si possano incontrare intorno ad un tavolo per definire percorsi e soluzioni che superino le attuali divisioni e criticità.

Trasporto pubblico, Boccardo: “Da subito contrari a questo bando, il TAR ci ha dato ragione”

Ancora una volta il TAR si sostituisce alla regione a garanzia dei diritti dei cittadini e questa volta lo fa per il trasporti pubblico. Dopo la sonora bocciatura del bando, la soluzione proposta e approvata dal consiglio è la costituzione di una società in House, come si apprende dalla stampa.

Rispetto ad un tema di gestione di servizio pubblico, sorgono molte perplessità sulla garanzia dei servizi, sui costi che la gestione complessiva nuova comporterà e ci chiediamo se al Consiglio sia stata presentata una valutazione tecnico economica sulla fattibilità dell’operazione, sul rapporto costi benefici e sui principi di efficienza e efficacia che dovrebbero guidare le scelte della PA.

Queste scelte, invece, a 3 mesi dal voto, destano molti dubbi sulla realizzazione a vantaggio di cittadini e lavoratori.

 Tuttavia pare che la fantasia superi la realtà, considerato che manca persino il piano dei trasporti aggiornato che attualmente prevede il ricorso al mercato e non a una società in House. Inoltre se il risparmio economico si raggiunge utilizzando le modalità previste nel bando, ancora una volta diciamo che non ci siamo e non accettiamo il taglio di servizi e personale. Dopodiché, se il piano approvato per il rinnovamento del parco auto si completerà solo nel 2025, con quali autobus la regione effettuerà i servizi?

 Si rischia di trovarsi di fronte a scelte sbagliate e anacronistiche che determineranno sprechi di denaro pubblico con qualche vantaggio per pochi e svantaggi per tutti.

Qual è la nuova organizzazione del trasporti pubblici prevista con la società in House? Quanto previsto nel bando bocciato dal TAR, prevedeva la riduzione della spesa di €5.000.000,00, tagliando sui servizi e di conseguenza sul personale addetto, con la riduzione dei costi del personale per circa 2 milioni di euro che significa, appunto, il taglio di circa 70 posti di lavoro.

 Anche stavolta, su un tema fondamentale, non c’è stato alcun confronto, almeno con noi. Forse perché sin dal primo minuto, abbiamo mostrato forti perplessità su come evolvevano le attività e ci siamo opposti, evidentemente con un criterio valido.

Insomma, qualcuno che ci additava come ostruzionisti, oggi deve rivolgere la medesima accusa ai giudici del TAR.

X Rapporto Centro studi itinerari previdenziali, Boccardo: “Piccole regioni rischiano grosso”

“Nel Bilancio del Sistema Previdenziale italiano i giovani sono sempre più penalizzati. I Molisani ancor di più perché qui, soprattutto loro, hanno un elevata precarietà contrattuale ed è per questo che come UIL chiediamo da tempo per loro una pensione contributiva di garanzia”.

Così la Segretaria della UIL a seguito della diffusione del report del centro Studi.

 “Il quadro delle pensioni è tutt’altro che roseo, a spiegarlo è lo stesso studio che ha messo in luce i rischi derivanti dallo stretto rapporto tra occupati e pensionati.

L’Italia si conferma tra le nazioni peggiori in Europa sul fronte occupazionale, con solo il 39% di lavoratori in rapporto alla popolazione (23 milioni su 36 milioni di italiani in età da lavoro) e distante di 10 punti percentuali dalla media europea per occupazione femminile e giovanile.

Boccardo rincara, “Se pensiamo al nostro territorio, il mercato del lavoro è pressappoco inesistente e l’attuale complesso contesto economico e sociale, le pensioni, rimangono uno dei temi prioritari da affrontare per rispondere ai bisogni dei lavoratori e dei pensionati.

Come ripetiamo da tempo, senza lavoro e dignitoso non c’è pensione dignitosa e la priorità quindi deve essere un lavoro stabile e di qualità e non un lavoro povero, sottopagato o peggio, come accade spesso in particolare nella P.A., precario.

 Nella nostra regione i giovani sono già stati abbastanza mortificati da un sistema che non li fa entrare adeguatamente nel sistema e non gli consente pertanto di costruire un futuro, né dal punto di vista sociale né da quello previdenziale.

Se trovare un lavoro è un problema, pensare alla pensione è un’utopia. Ragione per cui aumenta lo spopolamento con l’emigrazione dei nostri giovani talenti verso altre regioni o all’estero.

Le proposte del sindacato indicano la necessità della creazione di una pensione contributiva di garanzia, collegata ed eventualmente graduata rispetto al numero di anni di lavoro e di contributi versati, che consideri e valorizzi in ambito previdenziale, anche i periodi di disoccupazione, di formazione e di basse retribuzioni, per assicurare a tutti un assegno pensionistico dignitoso, anche attraverso il ricorso alla fiscalità generale.

 Bisognerebbe, inoltre, rilanciare le adesioni alla previdenza complementare negoziale, da anni sostanzialmente stagnanti, rendendola effettivamente accessibile anche a chi lavora nelle piccole imprese e ai giovani, in quanto questa rappresenta la possibilità di un apporto economico che diventa sempre più significativo” conclude la sindacalista.

Bullismo e cyber bullismo, Boccardo: “Anche in Molise episodi in crescita”

“Oggi è la giornata internazionale contro il Bullismo e cyberbullismo, una piaga che spaventa più di ieri anche per l’amplificazione data del web spesso incontrollabile dalle stesse famiglie. Così la segretaria della Uil Molise, Tecla Boccardo.

In aumento le segnalazioni anche nel piccolo Molise, considerando anche il sommerso.

Bullismo e cyberbullismo, baby gang, eccessi, uso di alcol e sostanze.

In aumento le segnalazioni di episodi di autolesionismo e di disturbi alimentari.

Covid e Dad hanno contribuito ad acuire il fenomeno è i disagi degli adolescenti. Il risultato è che un adolescente su 2 ha subito atti di bullismo e, insieme al cyberbullismo, i due fenomeni sono tra i principali rischi percepiti dagli stessi.

Sono 3.405 i ragazzi e le ragazze di tutta Italia tra i 14 e i 26 anni che hanno preso parte all’Osservatorio indifesa 2022-23 realizzato da Terre des Hommes, insieme a OneDay e alla community di ScuolaZoo.

 Il 40% circa degli adolescenti afferma di aver subito bullismo o cyber bullismo. Il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico.

Il dato più significativo è che il 70% dei ragazzi a livello nazionale sostengono che la scuola non faccia abbastanza per prevenire questi due fenomeni. La maggioranza dei ragazzi molisani teme il web e il cyber bullismo e la triste notizia che viene fuori è che gli stessi genitori non controllano l’attività on line dei figli.  La situazione anche da noi segue questo trend. C’è disagio e difficoltà a rapportarsi col mondo degli adulti e le nostre scuole non sono attrezzate a sufficienza, mancano figure che insieme ai genitori siano di supporto ai tanti ragazzi che non riescono ad esprimere ciò che li opprime.

 La Segretaria della Uil Molise in merito evidenzia come “Occuparsi di bullismo è una priorità per poter realizzare l’obiettivo di star bene a scuola. Anche là dove non viene registrato, il bullismo può essere un’occasione per poter insegnare l’arte di star bene con gli altri. I programmi di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyber bullismo devono coinvolgere alunni, insegnanti, personale non docente e genitori.

Per ogni genitore è spesso complicato capire come gestire le problematiche di una generazione che oggi ha stimoli e problemi ben diversi da quelli che in passato ha interessato loro, ma l’urgenza è quella di indicare un percorso che favorisca la vita reale a quella virtuale. Anche i giovani adolescenti molisani necessitano di più attenzioni ed è un loro diritto avere nelle scuole figure come quella dello psicologo che garantisca a tutti gli studenti un supporto concreto.”

Autonomia differenziata: Boccardo: “Colpo di grazia alla nostra sanità”

La sanità Molisana sarà ulteriormente a rischio con la riforma per l’autonomia differenziate, un ulteriore salto indietro per il Sud che determinerà un aumento del divario con le altre regioni e che farà crescere la fuga verso il Nord e un aumento dei costi per la mobilità passiva.

Così la Segretaria della UIL Molise, Tecla Boccardo.

 A tutto questo si aggiunge la precarietà attuale del nostro sistema sanitario determinata dalle scelte di questi ultimi mesi e da anni di programmazione sbagliata che ha portato al commissariamento della sanità molisana ormai da 14 anni.

Un commissariamento fallimentare che andrebbe a sua volta eliminato per l’inadeguatezza e gli obiettivi negativi raggiunti, sia in termini di risposte ai malati che per l’esponenziale aumento del debito. Situazione ancor più pericolosa in questo momento, proprio per le scelte messe in campo dalla struttura commissariale e che complicheranno ulteriormente l’accesso alle terapie salvavita, bloccando di fatto l’accesso alle cure presso le strutture molisane dei pazienti provenienti da fuori regione.

 Purtroppo constatiamo che questo mix di scelte, locali e nazionali, avvantaggerà solo le regioni del Nord e impoverirà sempre più il nostro territorio.

 Insomma in Molise non si cureranno né i molisani né i pazienti provenienti da altre regioni, questa in sintesi la grande “rivoluzione sanitaria” messa in campo con il piano di rientro dalla struttura commissariale.

Scelte che potrebbero mettere a rischio centinaia di posti di lavoro, oltre che peggiorare ulteriormente la qualità della vita dei molisani.

Scelte “rivoluzionarie” che stravolgono persino le indicazioni ministeriali giustificandole con la necessità di monitorare l’appropriatezza delle prestazioni, a danno dei malati e dei lavoratori.

Noi chiediamo a tutta la politica di fermare queste scelte mettendo al centro le persone e i suoi bisogni.

Gli ospedali pubblici molisani, con condizioni strutturali sempre più deficitarie, non attraggono più medici e si svuotano giorno dopo giorno, con il conseguente stop dei reparti o con funzionalità ad intermittenza come accade ormai sempre più spesso nei presidi ospedalieri.

 Il sistema privato, mai integrato con quello pubblico, subisce di fatto il blocco delle prestazioni a seguito di queste scelte “rivoluzionarie”

Così l’unico obiettivo raggiunto è il taglio dei servizi sanitari!

Lo vogliamo ricordare ancora una volta, la situazione peggiora in particolare per il trattamento salvavita dei malati oncologici, perché, con la modalità messa in atto dal decreto n.1/2023 di fatto si potrebbe complicare l’accesso alla radioterapia nell’unica struttura privata esistente in Molise, determinando incertezze sulla possibilità di curarsi e di poter fare un ciclo terapeutico Tutto questo è inaccettabile! conclude Boccardo.

PNRR: Obiettivi, dati e riflessioni. La UIL Molise incontra Ivana Veronese

Si svolgerà domani pomeriggio, a partire dalle ore 15:00, presso la Scuola Edile del Molise a Campobasso, un convegno-seminario sull’attuazione del PNRR in Regione, con riferimenti al quadro complessivo nazionale. A illustrare nel dettaglio lo stato del Piano la Segretaria nazionale della UIL, Ivana Veronese, coadiuvata da funzionari nazionali della struttura competente.

L’occasione sarà utile per approfondire l’importante argomento e alzare l’attenzione su queste risorse fondamentali per uno sviluppo sostenibile e che non lasci indietro nessuno.

Riteniamo che vada avviato anche in Molise un dialogo e un confronto tra Istituzioni, anche facendo seguito agli accordi sottoscritti a livello nazionale: uno con il Governo e uno con l’Anci, proprio improntati su relazioni continue e volte a creare percorsi virtuosi.

Serve ridisegnare un Molise diverso e oggi è possibile grazie alla disponibilità di risorse sulle quali mai si era potuto contare in questa misura.

Fondi strutturali 2014-2020, Boccardo: “Soldi spesi ma senza ricadute di qualità”

Al 31 dicembre 2022 il nostro Paese ha certificato alla Commissione Europea una spesa pari a 35 miliardi di euro (il 54%), del totale delle risorse assegnate per il periodo 2014-2020 (circa 64,9 miliardi di euro dopo la riprogrammazione di REACT-EU).

Questo significa che, seppur tutti e 51 i programmi hanno superato il “target di spesa” per il 2022, entro la fine del 2023, quando si chiuderà definitivamente questo ciclo di programmazione, restano da spendere complessivamente ancora 29,9 miliardi di euro.

È quanto emerge da un’elaborazione della UIL Servizio Politiche del Lavoro, Coesione e Territorio, sul monitoraggio della spesa rendicontata dei Fondi Strutturali Europei e di Investimento Europei per il 2014-2020 analizzando i dati che si riferiscono al Fondo Sociale Europeo (FSE), e al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). 

“Se dovessimo leggere le percentuali, dichiara Tecla Boccardo, il Molise, titolare del Programma plurifondo, è in linea con le percentuali nazionali, siamo però di fronte a un’attività di spesa che procede troppo lentamente e non produce benefici: in 9 anni il Molise ha speso solo il 67% ed entro un anno dovrebbe spendere il restante 33%. 

Se guardiamo nei fatti, poi, le somme finora rendicontate non hanno prodotto nuovo sviluppo né i risultati attesi e necessari.

Spendere non significa necessariamente buona spesa. E non lo dice la UIL ma, ad esempio, i dati statistici sulla qualità della vita che vedono i nostri territori scendere di anno in anno, tranne che in qualche eccezione, agli ultimi posti nelle classifiche nazionali.

Ecco, quello è un dato che guardiamo perché racchiude offerta sanitaria, trasporto pubblico, servizi ai cittadini, assistenza alle categorie in difficoltà, condizioni di vita nelle aree interne, opportunità imprenditoriali.

Dunque, quanto speso non ha risposto alle esigenze dei molisani e del territorio che continua a spopolarsi.

Quella dei fondi comunitari e nazionali è sempre un’occasione da cogliere perché permette di potenziare e finanziare, oltre che iniziative per i cittadini, le imprese per interventi diretti nei settori della ricerca e dell’innovazione, delle telecomunicazioni, dell’ambiente, dell’energia e dei trasporti. È necessario accelerare la spesa, ma non spendere tanto per spendere, bensì concentrare le risorse su pochi obiettivi realizzabili e soprattutto sul lavoro di qualità per i giovani e le donne. 

Il prossimo 31 gennaio a Campobasso, annuncia la Segretaria UIL, approfondiremo alla presenza della nostra Segretaria Confederale Ivana Veronese, e dei funzionari dei servizi competenti, lo stato dell’arte e le ricadute sul territorio del PNNR in complementarietà con i fondi europei, con l’intento di elaborare una nostra, ennesima, proposta, che indirizzeremo alla politica.

 Queste risorse ancora da utilizzare possono proiettare il Molise verso uno sviluppo complessivo, maggiore attrattività e competitività che producano lavoro e ricchezza per l’intera regione, conclude la sindacalista.

Sanità senza Prestazioni.

“Di fronte ad una situazione drammatica come quella della sanità pubblica, in affanno per le carenze di personale e per l’emergenza del 118, la gestione commissariale nuovamente blocca le prestazioni sanitarie dei privati che in questo delicato momento potrebbero essere di supporto agli ospedali pubblici per curare i nostri malati”.

Così la segretaria della UIL, Tecla Boccardo.

“Assistiamo invece alla limitazione anche delle terapie salvavita e di ogni altra prestazione che potrebbero offrire le strutture private convenzionate.

Piuttosto che chiedere il loro aiuto per sopperire alle oggettive carenze del pubblico, si è scelto di non offrire opportunità di cura ai molisani, bloccando le attività di tutte le strutture private per il 2023, con una clausola capestro per i privati, per la quale senza la firma dei contratti per il 2022, non potranno operare in convenzione. In sostanza una scelta che si dimentica di chi soffre, che non tiene conto delle necessità di cura dei malati, ma che ancora una volta mette al centro delle scelte non la dignità e il diritto della persona di essere curati, ma logiche che nulla hanno a che fare con il dovere e la responsabilità di garantire i servizi sanitari ai molisani. Una modalità che è in contrapposizione con la stessa sospensiva decretata dal Tar che aveva già sospeso il DCA n.35 del 2022.

Un inaccettabile modo di agire, oltretutto promanato dalle indicazioni di una struttura burocratica creata senza il rispetto delle norme e contrattuali che abbiamo provveduto a contestare.

Mentre si chiudono reparti e strutture per assurde contrapposizioni di potere è a rischio la vita dei molisani. Facciamo qualche esempio: per quelle prestazioni oncologiche, radioterapiche, neurologiche o ortopediche ed oculistiche, non garantite dal pubblico, ma assicurate dai privati, cosa succederà?

I pazienti molisani che non possono avere accesso a cure tempestive negli ospedali pubblici della regione e non potranno andare dai privati, cosa dovranno fare, dove andranno?

Assisteremo alla migrazione dei malati, con costi aggiuntivi a carico della Regione a causa della mobilità passiva. Con questa cecità gestionale non si va da nessuna parte e si mette a rischio la vita dei molisani. La Uil Molise, per questo motivo, ha chiesto formalmente con una nota del 31 dicembre l’intervento urgente del Governo: bisogna subito fare qualcosa, bisogna rimuovere dal Molise la gestione commissariale fallimentare, bisogna difendere il diritto alla tutela della salute dei molisani! conclude Boccardo.