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2022 verso la fine, Boccardo: “Anno difficile per le categorie più fragili”

Questo che si sta per concludere è stato certamente un anno complicato per lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani e disoccupati. Per quanto possa sembrare una frase fatta, purtroppo è una constatazione oggettiva, dettata dai numeri e dalle statistiche.

Il nostro Molise, nonostante una parziale ripresa post pandemia, ha sofferto tanto, indistintamente su tutti i settori, con posti di lavoro persi nel corso dell’emergenza sanitaria e soltanto parzialmente recuperati negli ultimi mesi.

Purtroppo chi ha pagato il prezzo più alto di questo deficit non rimediato sono state, al solito, le categorie più fragili come precari, autonomi, dipendenti di piccole imprese, somministrati, artigiani.

E se il lavoro è calato in quantità e qualità, i servizi ai cittadini sono precipitati, su tutti: trasporti pubblici e sanità, che ci relegano agli ultimi posti di qualsiasi graduatoria.

Purtroppo non siamo riusciti a mettere a sistema e sfruttare le risorse del PNRR se non in qualche occasione, dove autonomamente amministratori o soggetti privati hanno deciso di concorrere e aggiudicarsi qualche risorsa.

Dobbiamo sperare che il prossimo anno, con il PNRR a terra e la fine (speriamo) degli effetti della pandemia, sia quello della vera ripresa, ma ciò può accadere soltanto partendo dal lavoro, quello vero, di qualità. In Italia la precarietà è insostenibile, con il 50% delle nuove assunzioni precarie, con durate addirittura settimanali, che ci rende il Paese europeo con la più alta percentuale di lavoro temporaneo.

Non è possibile pensare al futuro in queste condizioni e con questi presupposti!

E anche per chi un lavoro lo ha, riscontriamo le legittime preoccupazioni legate all’inflazione e al caro energia, che erodono salari e pensioni.

Allora dobbiamo ripartire da questo scenario e da lunedì, che è 2 gennaio, come UIL saremo già pronti a dare il nostro contributo a tutti: politica, parti sociali, istituzioni.

Nonostante le tante difficoltà che impegnano e angosciano un po’ tutti, il sindacato continua a essere un punto di riferimento per sempre più persone che decidono di darci fiducia. A confermarlo i dati certificati dei Ministeri che vedono le sigle confederali essere sempre alla guida della rappresentanza praticamente in tutti i settori, con la nostra UIL che cresce in termini di iscritti e di RSU.

Un dato che inorgoglisce ma che ci chiama ogni giorno a un forte lavoro accanto a chi ci investe di questa responsabilità.

E in Molise, la Confederazione, tutte le categorie e i servizi, si faranno trovare pronte a raccogliere le istanze e le sfide di un 2023 che dobbiamo rendere l’anno della ripresa. I molisani lo meritano.

Manovra finanziaria: anche in Molise si scende in piazza!

“Il 15 dicembre tutte le categorie della UIL, del settore pubblico e di quello privato, si mobiliteranno per dire NO a una manovra iniqua, che non ci è piaciuta sin dall’inizio. Speravamo in qualche apertura in più nell’ultimo incontro con il Governo, ma purtroppo su salari, pensioni, precariato e fisco non si sono riscontrate aperture”. Così la Segretaria generale della UIL, Tecla Boccardo.

 “Quali potrebbero essere i risvolti di una simile manovra in una regione come il Molise? In un territorio dove manca il lavoro, ad esempio, incentivando l’utilizzo dei voucher portandoli addirittura fino a 10.000 euro all’anno, significherebbe offrire un assist a quanti non vogliono creare lavoro stabile e tutelato. Si pagheranno meno i lavoratori e non si applicheranno i contratti, aumentando il rischio povertà e del caporalato.

E poi, la flat tax ipotizzata, secondo un nostro studio stima la differenza di imposizione fiscale tra autonomi con un fatturato di 85 mila e pensionati e dipendenti con un reddito equivalente, dell’800%: fino a 27 mila euro di Irpef in meno.

Una differenza spropositata!

 Questa manovra va cambiata. Il Governo sta scegliendo la strada sbagliata per affrontare i problemi concreti delle persone e ci opporremo convintamente a queste scelte. Chiediamo maggiore attenzione per i precari che non vedono nessun intervento che migliori le loro condizioni o incentivi su stabilizzazioni e decontribuzioni.

Per i pensionati, per le donne, lavoratrici e lavoratori che hanno bisogno di segnali concreti sulle loro pensioni e sulle buste paga, nessun intervento degno di nota.

 Non possiamo restare in silenzio dinanzi a questa manovra, che non ci piace affatto. Dalle 11:00 del 15 dicembre, annuncia la leader della UIL molisana, saremo tanti, a manifestare a Campobasso, in Piazza Prefettura, per dar voce ai più deboli, a quanti speravano e sperano ancora in interventi che possano migliorare la loro quotidiana condizione di vita, ma che oggi non possono sperare in nulla se gli interventi del Governo resteranno quelli annunciati.”

Molise primato dei residenti AIRE. Boccardo: “Possiamo invertire questa tendenza?”

Il Molise ancora una volta registra un primato che fa male al Molise! È al primo posto in termini percentuali seguito dalla Basilicata e dalla Calabria, con oltre il 31%, dei residenti all’estero, cioè iscritti all’Aire, (l’anagrafe dei cittadini italiani all’estero), centinaia in più rispetto allo scorso anno. (92.491 su 296.547, pari  31, 2% contro una media nazionale del 9,5% – Rapporto Migrantes 2021)

Un fenomeno in costante e inarrestabile aumento dietro il quale ci sono varie ragioni legate al fatto che si tratta di territori meno sviluppati.

La Segretaria della della Uil Boccardo torna sull’argomento ancora una volta amareggiata :“Ogni anno mi ritrovo a dover esprimere indignazione perché la nostra terra riesce ad ottenere primati solo in situazioni negative.

L’unica Italia che cresce demograficamente è quella che mette radici oltre confine, senza fare ritorno.

Una percentuale alta, vicina al 10% riguarda i giovani, formati nel nostro sistema scolastico pubblico, e quindi con un grande investimento in termini economici e sociali, sempre più spesso sono laureati.

La recessione amplificata dal Covid  ha cancellato sogni, amplificato vulnerabilità, acuito le disuguaglianze sociali e territoriali. I nostri ragazzi vanno via con  coraggio , con voglia di futuro , sicuri dell’incapacità di forgiarlo in un territorio che non ha prospettive per loro…MORTO.

E’ essenziale, a mio avviso, comprendere che essere Expat delle volte è un privilegio che non tutti possono permettersi, anche perché quelli che vanno spesso fanno mestieri fuori che magari non farebbero qui, vi siete mai chiesti perché si vada via ugualmente?

E’ presto detto, intanto perché i salari ad ogni modo non sono gli stessi, qui il lavoro è spesso un lavoro povero perché sottopagato, part-time, precario, sfruttato o a nero.

Dunque il punto chiave è cambiare il mondo del lavoro, eliminare tutte le forme contrattuali a tempo determinato e precario, come è stato fatto già in Spagna, i nostri giovani hanno bisogno di garanzie lavorative,  nel pubblico o nel  privato che sia. Non si può sentire che c’è qualcuno che offre 400 euro al mese per 12 ore di lavoro al giorno., pagateli i giovani e accetteranno di restare in Italia.

Promuovere la contrattazione collettiva delle retribuzioni è il primo passo per garantire condizioni di vita  e salari minimi dignitosi.

Perché in fondo l’unica cosa che spinge tutti quanti a lasciare i propri affetti è la necessità di stabilità.

La nostra Organizzazione si batte da tempo immemore per cambiamenti radicali, burocrazia snella e agevole, offerta lavorativa vera, meritocrazia e riconoscimento professionale.

C’è urgenza di politiche del lavoro nuove ed efficaci.

Confidiamo nel nuovo percorso intrapreso dalla politica nazionale, conclude Boccardo, sperando che anche quella regionale si ravveda e offra maggiori opportunità ai nostri giovani, ai disoccupati e alle donne, affinché si passi dalle promesse ai fatti, perché i nostri giovani meritano condizioni politiche e sociali migliori.”

Boccardo, UIL: “I dati confermano il disastro molisano!”

Un primato e senza soluzione! 

Il rapporto annuale sulla qualità della vita vede ancora una volta il Molise fare sempre più passi indietro,  sia in provincia di Campobasso che Isernia, mai un passo avanti.

Così la segretaria della UIL Molise, Tecla Boccardo.

La nostra regione è un malato terminale con una politica incapace di curarlo! 

Pessimi i risultati praticamente in tutti i settori:  è in fondo alle classifiche a livello nazionale per reddito e ricchezza, Campobasso passa dalla posizione 78 all’ 81, mentre va meglio a Isernia che si piazza al 75esimo posto.

Ma è soprattutto per l’offerta sanitaria pubblica che crollano i dati e che a causa delle vergognose  decisioni contenute nella nuova proposta del POS , continueranno a peggiorare a danno dei molisani, dei malati, dei lavoratori e delle strutture sanitarie, sia pubbliche  che private.

Prosegue la sindacalista: “La cosa che più mi indigna è che le criticità sono sempre le stesse eppure di anno in anno anziché risolverle la situazione crolla inesorabilmente. 

L’Italia è spaccata in due e nel nostro sud si retrocede solamente. Il Molise soffre per tantissime problematiche:  dalle infrastrutture vetuste, al lavoro povero, piuttosto che i servizi pubblici inesistenti come sanità, trasporto pubblico, formazione… 

Parliamo di un territorio con delle potenzialità  immense ma che invece viene relegato dalla cattiva amministrazione agli ultimi posti di qualsiasi graduatoria. 

Cosa fanno altrove per scalare addirittura la classifica?

 Continua Boccardo  “La politica del fare, almeno provarci,  sarebbe già un segnale forte. Qui i nostri giovani sono costretti ad emigrare, lo stato economico, sociale e produttivo è in grande difficoltà e nessuna soluzione si vede all’orizzonte.

Io e la nostra Organizzazione continueremo a batterci per denunciare, manifestare e cercare soluzioni concrete affinché si riescano ad eliminare le diseguaglianze che per incapacità politica i Molisani sono costretti a sopportare e pagare sulla propria pelle”.

POS Regione Molise: UIL e UILFPL “Sembra di essere ancora succubi dei tavoli romani”

Cominciamo con un nostro primissimo giudizio: Un POS che taglia reparti, che non crea la rete tra le infrastrutture esistenti pubbliche private ed accreditate, raggiunge un solo risultato: taglia servizi e incrementerà il debito.

 Un POS fallimentare che non ci piace, in linea a un altro fallimento che è quello del commissariamento della sanità, da sempre.

Non si delinea, a distanza di mesi ormai, quella riorganizzazione strutturale che è l’ultima strada che potrà salvare il nostro sistema sanitario.

 E rispetto alla condivisione dei percorsi, l’unica cosa che è cambiata con il nuovo Commissario è stata la concessione di un’audizione, che però non ha modificato nulla rispetto le precedenti gestioni.  

Ancora una volta: non saranno garantiti i Lea, non sarà creata una vera rete per l’emergenza, non sono previsti investimenti per rendere attrattivo il sistema all’esterno, ma in programma solo tagli che faranno aumentare la mobilità passiva e quindi la spesa.

 Ma la cosa che più rammarica è che, neppure questa volta, saranno garantiti i diritti basilari di chi paga tasse tra le più alte d’Italia.

 Ai Molisani va detto come si spendono i soldi, cosa funziona e cosa si vuol cambiare, quanto costa questa gestione (fallimentare) commissariale, quanto ci costa la mobilità passiva.

Tutti sappiamo che i problemi vengono da lontano, che la sanità per troppo tempo è stato serbatoio di clientele elettorali e quindi è stata gestita solo come sistema economico e di prebende, senza interventi tesi all’efficienza.

 Entreremo nel merito, puntualmente, nei diversi aspetti del POS, sia per tenere alta l’attenzione sui servizi al cittadino, sia per difendere i nostri lavoratori, spesso incolpati ingiustamente delle lacune del sistema.

Programma GOL, Molise ultimo nell’attuazione. Boccardo: “Uno degli ultimi treni e si sta allontanando”

E’ stato pubblicato dall’ANPAL il primo monitoraggio aggiornato a settembre sul Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), che ha l’obiettivo di offrire percorsi personalizzati di politica attiva a persone in cerca di occupazione e percettori di reddito di cittadinanza, di ammortizzatori sociali, lavoratrici/tori fragili o vulnerabili, e working poor.

In Molise, circa 3.000 sono i potenziali beneficiari.

“In Molise, sottolinea Boccardo, siamo ben distanti dalle medie nazionali, con dei dati davvero preoccupanti rispetto alle attività condotte.

Su una media italiana di quasi il 60% di partecipanti alle attività, la nostra Regione è ultima al 2,9%, con appena 44 presi in carico, a fronte dei 1530 che il target PNNR impone. Basti pensare che la penultima, Bolzano, è quasi al 22%!

Per quanto possiamo comprendere delle difficoltà ataviche e strutturali, davvero il divario è esagerato tanto che Anpal, testualmente afferma “L’unica Regione invece in cui i beneficiari raggiunti da GOL sono in numero trascurabile è il Molise, cui comunque è attribuito meno del 3% del target nazionale”.

Dunque, se il target PNRR su base nazionale dei 300 mila raggiunti dal Programma che dovrebbe essere conseguito entro la metà di ottobre, appare difficile che ciò avvenga in Molise, perlomeno alle condizioni attuali.

 GOL, prosegue la leader UIL, potrebbe essere una misura davvero strategica per il futuro di centinaia di persone, proprio perché rivolta alle categorie più deboli. Una misura abbondantemente finanziata, ma qualora le cose si faranno!

Come noto, le risorse del PNRR sono erogate solo ad attività svolte e oggi il Molise non può ambire praticamente a nulla se non cambia marcia. E parliamo di quasi 4 milioni e mezzo di euro!

Non possiamo certamente addossare colpe ai dipendenti, pochi e molti precari, che si arrabattano tra uffici chiusi e sistemi informatici obsoleti che pagano l’assenza di programmazione.

 Serve sterzare, sono risorse troppo utili per non approfittarne. E allora, rimettere mano ai Centri per l’Impiego, coinvolgere ove necessario il sistema della formazione professionale, portare a termine le procedure concorsuali avviate, stabilizzare i precari e rinnovare i contratti in scadenza ai navigator.

 Conclude Boccardo: “Senza personale qualificato, anche con la migliore gestione possibile, non si va da nessuna parte. Tutte le regioni su questo si sono attrezzate e i risultati si vedono. Speriamo che anche in Molise, terminata la campagna elettorale, si rimetta mano a uno dei servizi più utili per la collettività, ma spesso trascurato, puntando a raggiungere gli obiettivi che sono prima di tutto sociali.”

A rischio prestazioni sanitarie salvavita, Boccardo: “Intervenire immediatamente e con decisione”

“La notizia che ci arriva dal Gemelli Molise ci lascia sgomenti.” È lapidario il commento della leader della UIL molisana, Tecla Boccardo.

 “È inaccettabile che l’unico centro che effettua prestazioni di radioterapia a favore di malati oncologici in Regione non disporrà a breve di un budget sufficiente per poter offrire prestazioni salvavita. La Struttura commissariale si assuma la responsabilità, i Molisani non possono morire e hanno diritto alle cure nella loro regione, quella che fa pagar loro tasse tra le più alte d’Italia! È una vergogna, non ci sono altre parole.

 Stando a quanto anticipato dai vertici della Società, dunque, dal mese prossimo, quanti già vivono una condizione di vita difficile a causa di una patologia oncologica dovranno recarsi fuori regione per ricevere cure adeguate, con sacrifici enormi, che si aggiungono al loro calvario quotidiano.

 E tutto questo creerà ulteriori costi che comunque graveranno sul nostro sistema sanitario a causa di quella che sarà una sempre crescente mobilità passiva. E come se non bastasse, abbiamo ascoltato dalle dichiarazioni rese dalla Struttura che anche le prestazioni di cardiochirurgia sono a rischio interruzione, a breve.

Un costo sociale ed economico drammatico: ma chi paga? Di chi sono le responsabilità?

 Tutto ciò, comunque, è frutto dell’assenza di programmazione e di un adeguato piano dei fabbisogni che tenga conto almeno dell’essenziale.

Intanto, rispetto a questo allarme lanciato dalla struttura Gemelli, l’operato della Struttura commissariale sarà inqualificabile qualora non si porrà rimedio a questa situazione incredibile e scandalosa immediatamente.

 Ci auguriamo, conclude Boccardo, che nella programmazione del futuro verrà messa al primo posto la persona e i suoi diritti per non trovarci tra qualche anno un ulteriore debito da pagare nei confronti delle Regioni che avranno assistito i nostri pazienti.

 Oltre al danno -ENORME- la beffa!

Rincari luce e gas, Tecla Boccardo: “Anche la regione faccia la sua parte con aiuti a imprese e famiglie”

Mentre infiamma la campagna elettorale anche in Molise, tra visite, comizi e apparizioni, la situazione economica e sociale dei molisani va sempre più peggiorando. E da quello che sentiamo dire rispetto agli imminenti aumenti dei costi delle materie prime, andrà a inasprirsi se non si interviene immediatamente e con azioni concrete, a ogni livello, essendo sempre più a rischio reddito e occupazione.

Questo l’allarme che lancia la Segretaria generale della UIL Molise, Tecla Boccardo.

La crisi e il caro bolletta mordono alle caviglie delle persone, assistiamo a sempre più sospensioni di attività produttive con lavoratori spedititi in cassa integrazione o a cui viene ridotto l’orario di lavoro, con il conseguente taglio degli stipendi.

Uno studio della UIL evidenzia che nonostante le misure statali messe in campo, il 40% della perdita del potere d’acquisto degli stipendi dei lavoratori non si riesce a recuperare e sempre meno saranno i soldi a disposizione per le famiglie.

E con l’inverno alle porte, cresceranno le difficoltà a cui decreti e bonus una tantum non daranno più risposte adeguate.

Pure la politica regionale, prosegue la sindacalista, la smetta di concentrarsi solo sulla campagna elettorale e si adoperi su azioni e interventi immediati da introdurre, magari attraverso un piano straordinario per le famiglie e un reale sostegno alle imprese.

Immaginiamo, ad esempio, quanto sia e sarà sempre più difficile per le attività particolarmente energivore, evitare il tracollo finanziario e il relativo rischio chiusura, con annessa perdita di posti di lavoro. Si concretizzi allora un piano di aiuti con bonus ed incentivi per sostenere tutti, famiglie e imprese, con agevolazioni e contributi straordinari, con finanziamenti agevolati e incentivi per l’efficienza energetica che vadano ad affiancarsi agli interventi nazionali.

 Leggiamo altrove di agevolazioni fiscali, come la detrazione dell’addizionale regionale IRPEF per le persone con redditi medio bassi messa in campo dalla regione Lazio, o l’Umbria che ha attivato un bonus in forma di prestito per il pagamento delle utenze scadute di luce e gas per le famiglie in gravi difficoltà economiche.

E si guardi anche in prospettiva al piano energetico regionale, da troppo tempo fermo sulle scrivanie. Si promuovano adeguatamente le comunità energetiche, si acceleri nella creazione delle infrastrutture, affinché anche la nostra Regione punti a essere sempre meno dipendente da fonti esterne e sempre più autonoma. Con la giusta progettualità e risorse ben impiegate, difatti, si possono salvaguardare imprese e posti di lavoro in maniera sostenibile, salvaguardando il territorio e le sue peculiarità, avviando processi non più rinviabili rispetto a politiche energetiche che mettano al riparo quel poco di imprenditoria che resiste, conclude Boccardo.

Tecla Boccardo riconfermata segretaria generale della UIL Molise

Una giornata ricca di emozioni, di stimoli, di sollecitazioni, in cui è venuta fuori con tutta la sua forza, la determinazione del gruppo dirigente molisano a lavorare su un territorio che oggi paga un forte ritardo dal punto di vista economico, infrastrutturale e dei servizi al cittadino.

Oggi, come ha detto nel suo intervento PierPaolo Bombardieri, comincia il nostro congresso che durerà per i prossimi 4 anni, durante i quali abbiamo il compito di lavorare con passione, grinta ed entusiasmo a fianco di lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani, precari e disoccupati.

In segreteria eletti, in questo nuovo percorso, Paolo Olivieri, Gennaro Luongo, Pierangelo Di Pasquo, Giuseppe Marino e Roberta Barone che resta la nostra tesoriera.

Buon lavoro a noi!

UIL Molise a Congresso mercoledì 6 luglio a Termoli. In Molise i vertici nazionali del Sindacato e il Segretario generale Pierpaolo Bombardieri

Si celebrerà a Termoli, mercoledì 06 luglio, il 3° Congresso regionale della UIL regionale. Un evento particolarmente sentito dal sindacato che nell’occasione traccerà un bilancio delle attività svolte e quello che sarà l’impegno dei prossimi 4 anni.

“Giungiamo a questo congresso, dopo la celebrazione di quelli regionali di categoria che hanno rinnovato la dirigenza, ai quali ho partecipato con entusiasmo, rappresentando essi un’occasione formidabile di confronto e di discussione dei temi al centro della progettualità sindacale”. Così la Segretaria generale della UIL molisana, Tecla Boccardo.

“Dopo 4 anni contraddistinti da crisi economica e pandemia, con una guerra in corso, il nostro ruolo deve tornare a essere centrale per lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani e disoccupati. Nonostante le difficoltà e le restrizioni necessarie per fronteggiare il Covid, in questo periodo abbiamo comunque operato attraverso i nuovi strumenti digitali al fianco dei nostri iscritti e simpatizzanti, offrendo loro assistenza, servizi, vicinanza.

Abbiamo davanti tante sfide nuove, immediate e inimmaginabili fino a pochi anni fa, dovendo attenzionare problemi di carattere globale che a cascata ricadono anche sul piccolo Molise.

E partiamo da un quadro drammatico: rispetto al 2019 abbiamo perso 3280 posti di lavoro, nel 2021 sono state presentate 6000 domande di NASPI oltre alle tante imprese individuali chiuse durante la pandemia. Le imprese che cercano personale qualificato non lo trovano e il rischio è che per tale ragione vadano a produrre altrove o che abbondino sacche produttive.

Chiediamo alle Istituzioni, a ogni livello, conclude Boccardo, una partecipazione sostanziale e non residuale e rituale, con l’auspicio che anche nella elaborazione dei progetti che dovranno rimettere in moto economia e produzione, le parti sociali tornino ad avere il ruolo che gli spetta”.

“Volentieri, a distanza di qualche mese, torno in Molise in occasione del Congresso della UIL regionale, conferma il leader della UIL, Pierpaolo Bombardieri.  Questi per noi sono fondamentali momenti di dibattito nei quali si deve discutere, confrontarsi e poi fare sintesi, alimentando sempre la partecipazione di delegate e delegati.

Partecipazione in un sindacato che lotta, che punta a far cambiare l’agenda politica del Paese e fa battaglie per la dignità del lavoro, per un welfare sempre più esteso e per un fisco equo.

Questa è la nostra idea di sindacato e la pratichiamo, anche prima degli altri, partendo dalle proposte, come per la sicurezza sul lavoro, l’extra-tassa sugli extraprofitti e il superamento del patto di stabilità.

 Un sindacato che si confronta, fa rivendicazioni, guarda oltre e lotta per dare risposte a chi rischia di rimanere indietro. E che oggi si pone un tema, che è quello dei nostri congressi: quale Paese vogliamo? Quale Europa costruiamo? Noi un’idea ce l’abbiamo. Un’Europa dei popoli e della solidarietà, che fa scelte sociali e non più esclusivamente economiche.

 Oggi siamo dinanzi a un mercato del lavoro contraddistinto da salari bassi, costi alti a causa dell’inflazione, contratti pirata, precariato, mancanza di protezioni sociali e in cui la logica del profitto ha scavalcato il rispetto delle persone e del lavoro.

Dobbiamo continuare a lottare contro la precarietà e la povertà di lavoratrici e lavoratori, puntando ad alzare i salari, rinnovando i contratti e riducendo il cuneo fiscale per un mondo del lavoro più dignitoso e giusto.

 Cambiare il nostro Paese, conclude il leader UIL, è dunque il nostro obiettivo, attraverso un dialogo continuo e serrato con le Istituzioni a ogni livello, con proposte percorribili che puntano ad equità sociale, sostenibilità, a un lavoro migliore e garantito per tutti”.